Legge di Stabilita' in stand-by: il voto alla Bilancio del Senato riprendera' lunedi' pomeriggio ma con una Commissione politicamente 'nuova' dopo la scissione che si e' consumata oggi nel Pdl. Se il governo continua ad avere senza problemi la maggioranza in Aula, nella Commissione che deve votare la Stabilita' i nuovi equilibri saranno tutti da verificare. Dalla parte dei governativi ci sarebbero due senatori nodali, il presidente Antonio Azzollini e il relatore Antonio D'Ali, ma quasi tutti gli altri componenti del Pdl (almeno quattro sui sette complessivi) sarebbero invece fedeli a Silvio Berlusconi. Considerato che i nodi principali, dalla casa al cuneo, dalle pensioni alle spiagge, non hanno ancora visto un'intesa, la 'conta' in Commissione sembra essere il primo passo per vedere come proseguire. Ma l'intenzione e' comunque quella di procedere, e anche celermente.
''A fronte delle difficolta' legate al numero degli emendamenti a alle note vicende politiche, l'obiettivo e' quello di recuperare il tempo perso'', dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanni Legnini secondo il quale ''al massimo entro giovedì' il ddl dovrebbe essere licenziato dalla Commissione. Lunedì mattina potrebbe esserci una riunione tecnica del governo per esaminare i nodi da sciogliere e per valutare quali emendamenti presentare. Poi un confronto con i relatori (oltre a D'Ali c'e' Giorgio Santini del Pd) e dalle 16 il voto. Tra le modifiche in arrivo, volute dal governo, un emendamento per facilitare il credito alle piccole e medie imprese.
Rispetto allo scorso anno "dovremo reintegrare 30 milioni di euro" per i fondi per l'editoria "ed e' un impegno che dovra' assolvere il Parlamento" in sede di esame della Legge di Stabilita'. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanni Legnini, intervenuto oggi al programma del Gr Parlamento 'La sfida del federalismo solidale'. "Il governo dira' di si' - ha sottolineato Legnini - e mi auguro che in Parlamento questa venga considerata una delle priorita'". Il sottosegretario ha annunciato che "gia' la prossima settimana" il Consiglio dei ministri potrebbe varare "un provvedimento che conterra' norme sul diritto d'autore, sulle edicole, sulla distribuzione, sulla riduzione del 10 per cento dell'Iva sul digitale. Il governo fa la sua parte - ha concluso -, il Parlamento faccia la sua"
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: