Impazza il "totosottosegretario", dopo che il governo Letta ha ottenuto anche la fiducia al Senato. Il premier vorrebbe contenere i posti distribuendone una trentina. Ma alla fine in molti pensano saranno una quarantina le nomine del 'sottogoverno'. I criteri di selezione in base ai quali i capigruppo hanno fatto una prima cernita sono quelli gia' usati per la formazione dell'esecutivo: rinnovamento, ossia niente riciclaggio di big rottamati o troppo falchi, largo alle donne, recupero delle competenze esterne.
Questo sulla carta. In realta' si sgomita e 'ognuno gioca la sua partita', dicono dal Pd e dal Pdl. In casa Pdl ambiscono a una quindicina di posti, tra i quali 3-4 viceministri. Puntano anche alla presidenza di 5-7 commissioni(con le poltrone che potrebbero essere assegnate ad ex ministri che scalpitano) ma non hanno ancora indicato i nomi dei loro membri come invece ha gia' fatto il Pd. In campo, sempre in quota Pdl, l'ipotesi di dare al leghista Giancarlo Giorgetti - che e' stato uno dei dieci saggi - la presidenza della commissione bilancio. Per Pisicchio, 'sarebbe una innovazione interessante: anche in Germania si assegna all'opposizione, e potrebbe essere un primo passo verso la riforma dei regolamenti', spiega. Cosi' come l'opposizione sta facendo quadrato sulle commissioni di vigilanza come il Copasir, sulla quale insiste Sel, e quella sulla Rai, che potrebbe andare anche ai 5 stelle.
Stando ai rumors, i berlusconiani vorrebbero Luigi Casero viceministro all'economia. Un posto da vice anche per Simona Vicari. Tra i nomi dei sottosegretari quelli di Renata Polverini, Anna Grazia Calabria, Micaela Biancofiore, Laura Ravetto. Per Mara Carfagna, invece, potrebbe esserci la vicepresidenza della Camera in quanto l'ipotesi di Daniela Santanche' - al posto che era di Lupi - sarebbe destinata a soccombere sotto il 'fuoco amico'. Per Paolo Romani, la presidenza delle attivita' produttive. Anche Anna Maria Bernini e Fabrizio Cicchitto potrebbero avere una commissione.
Nelle file del Pd, sarebbero in corsa Stefano Fassina come viceministro al welfare, Lapo Pistelli - molto gradito a Emma Bonino - agli esteri. Tra i sottosegretari, Carlo Dell'Aringa alla semplificazione, Marco Minniti alla giustizia o agli Interni, Rosa Calipari anche lei al Viminale. Tra i lanciati pure Giovanni Legnini, in un ministero economico Emilia De Biase alla cultura, la lettiana Alessia Mosca e il giovane campano Enzo Amendola che potrebbe riequilibrare il peso del sud. Dall'esterno potrebbero arrivare il renziano Roberto Reggi e il bersaniano Oriano Giovannelli.
Paolo Peluffo rimarrebbe sottosegretario all'editoria.
Al lavoro ci sono Brunetta, Schifani e soprattutto Verdini per il Pdl e Speranza, Zanda e soprattutto Franceschini e Migliavacca per il Pd.
La partita potrebbe anche concludersi sabato. Ad ogni modo 'entro il fine settimana', ha detto il ministro Maurizio Lupi.
'Ci sono dei tempi da rispettare - ha spiegato il ministro Enrico Franceschini - perche' i sottosegretari vanno per forza nominati prima dell'elezione dei presidenti delle commissioni fissata per martedì'. La parte del leone la faranno Pdl e Pd che considerano gia' 'troppo rappresentata' Scelta civica nel governo. Centro democratico si accontenta di Bruno Tabacci presidente di una commissione economica, e Pino Pisicchio alla 'bicameralina'.
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