Le indagini dei carabinieri iniziate ad aprile, dopo aver appreso che ad Ittiri alcuni malati di Alzheimer sarebbero stati picchiati brutalmente ha portato a scoprire un'organizzazione, l'Associazione Italiana Operativa Neuropsichiatrica (Aion Onlus) creata per trarre profitti da pseudo visite specialistiche e prestazioni professionali, dalle donazioni dei familiari dei pazienti e dalle vendite delle pubblicazioni della società editrice Saturno, nonch‚ dai contributi della Regione Sardegna per progetti di collaborazione con la Asl.
Sotto questa copertura operavano i due neurologi arrestati oggi a Sassari insieme ad altre 13 persone, Giuseppe Dore e Marinella D'Onofrio, avrebbero concepito un "protocollo terapeutico", la psiconeuroanalisi, divulgato a livello nazionale dai loro colleghi che, sostenuto come efficace terapia contro il morbo di Alzheimer e in genere contro tutte le forme di demenza, si concretizzava in gravissime violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei pazienti (documentate da riprese video dei carabinieri).
Nei guai anche un noto politico sardo, il consigliere regionale del Pdl Antonello Peru, finito ai domiciliari: si sarebbe adoperato per far stipulare una convenzione tra la Asl di Sassari e l'associazione Aion per la concessione di locali nell'ospedale Alivesi di Ittiri, con l'impegno per futuri progetti di collaborazione. Peru si sarebbe adoperato anche per la stesura da parte della Asl di un bando per la ricerca scientifica, in modo che risultasse vincitrice la stessa Aion.
In carcere sono finiti Salvatore Fadda, 43 anni, di Ittiri, e Maria Giuseppa Irde, 46 anni, di Bonorva, collaboratore di Dore; Ornella Bombardieri, 62 anni, di Roma, familiare di un paziente.
Agli arresti domiciliari, invece, Stefania Serra, 37 anni di Sassari, Andrea Di Carlo, 35 anni, di Grottaferrata Carolina Greco, 35 anni di Senigallia, Verusca Panara, 40 anni, di Bucchianico, Cosimo Sarra, 68 anni, di Dolianova, Federico Belli, 64 anni di Tortoreto ), tutti familiari di pazienti, e Alfonso Di Stavolo, 47 anni di Roma, assistente di un paziente.
La "nuova terapia", priva di validazione scientifica, sarebbe stata impartita da Dore e applicata dai suoi piú stretti collaboratori (nessuno dei quali abilitato alle pratiche mediche), nonch‚ dai familiari consenzienti dei pazienti, convinti della sua validità ed efficacia. Le metodiche consistevano, previa sospensione di ogni trattamento farmacologico, nella sottoposizione dei malati a percosse e torture (strizzamento dei capezzoli dell'uomo, privazione del pasto, perdita del sonno per l'intera notte, legatura di mani e piedi, pressioni su testicoli), che erano tanto piú violente quanto piú i poveretti non riuscivano a svolgere esercizi di memoria o di movimento delle dita delle mani.
Tra il novembre 2011 e il gennaio scorso, a causa delle percosse, due pazienti sono stati portati al Pronto soccorso per le gravi lesioni riportate, denunciate dai familiari come accidentali.
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