Alla fine alla manifestazione si sono contate meno di 1.500 persone tra le quali anche amministratori di Comuni limitrofi, dipendenti di aziende comunali ma anche cittadini del Pd venuti da fuori citta', in particolare da Pescara, cosi' come aveva annunciato il segretario regionale del partito, Silvio Paolucci. "Massimo Cialente - ha detto la senatrice nel suo intervento conclusivo - e' una persona per bene, onesta, non indagata. Non si capisce perche' debba dimettersi. Questa non e' una citta' di ladri. Cialente si dimette per un tiro al piccione di alcuni mezzi di informazione che hanno colpito anche la sua famiglia. Chiediamo alla magistratura di fare presto e di accertare le responsabilita di ognuno, che sono soggettive". Nel ricordare che il centrosinistra "ha sempre lavorato per la citta' mettendoci la faccia", Pezzopane, rivolgendosi alla platea, ha aggiunto: "Abbiamo chiesto a Cialente di ritirare le dimissioni, questa sera glielo chiediamo insieme: Massimo non mollare, se molla lui molla la citta'". La senatrice, infine, non ha risparmiato bordate al presidente della Regione Gianni Chiodi che quando ha avuto la gestione commissariale "ci ha messo con le pezze al culo", ha affermato senza mezzi termini. "Ha detto di essere un baluardo, ma baluardo di che?. Noi non lo sopppertiamo piu'. Abbiamo bisogno della Regione, non di Chiodi, sempre assente nelle riunioni importanti e che tenta in ogni occasione di delegittimarci. Meno male che poi e' arrivato Barca". Da parte del sindaco, intanto, almeno per ora nessuna dichiarazione, ma un suo passo indietro appare difficile. "Neanche si mi chiamano Letta o Renzi - disse - ritirero' le mie dimissioni", protocollate domenica scorsa.
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