Migliaia di persone - 40mila secondo i promotori, circa 10mila secondo la Questura - hanno preso parte a Pescara alla maxi manifestazione 'No Petrolio', organizzata dalle associazioni ambientaliste contro il progetto 'Ombrina Mare' di Medoilgas che prevede la realizzazione di una piattaforma al largo delle coste abruzzesi e molisane.
'C'e' tutto l'Abruzzo oggi in piazza', ha detto soddisfatto il presidente regionale del Wwf, Luciano Di Tizio, che, insieme alle altre associazioni ambientaliste, ha promosso l'evento.
'Ci aspettavamo buoni risultati - ha aggiunto -, ma il successo ottenuto va oltre ogni aspettativa. Siamo qui non solo per dire no al petrolio, ma anche per dire si' a un Abruzzo diverso'.
'Da lunedi' - hanno sottolineato gli organizzatori - ci attiveremo affinche' politici e istituzioni si impegnino a evitare la deriva petrolifera. Nell'immediato e' necessario imporre il limite di 12 miglia per le piattaforme e in futuro bisogna bloccare definitivamente il petrolio in Adriatico. Oggi e' stata rappresentata la volonta' del popolo abruzzese e non si puo' non tenerne conto'.
Tranne Confindustria, che si e' detta favorevole al progetto, in piazza c'erano davvero tutti: dalla Regione alle Province di Pescara e Chieti, dal Comune piu' grande, Pescara, fino ai piu' piccoli, dal Movimento 5 Stelle al Pd e all'Udc, dalle associazioni di categoria, tra cui Cna, Confcommercio e Confesercenti, ai sindacati, dai comitati studenteschi ad associazioni di ogni tipo. Un fiume di persone, non solo abruzzesi, ma anche provenienti da altre regioni, tra striscioni, cori, musica, balli e fumogeni, in modo composto e pacifico, ha invaso le vie del capoluogo adriatico per dire no alla deriva petrolifera.
Una manifestazione secondo i promotori destinata a entrare nella storia dell'Abruzzo, per numeri e imponenza. Circa 180 soggetti, tra associazioni, sindacati e movimenti, 47 Comuni, 17 organizzazioni politiche, tre diocesi, tre parchi nazionali, un parco regionale e sette riserve regionali, per un totale di oltre 280 adesioni. In mare, poco distante dal punto di arrivo del corteo, c'era anche la barca a vela di Greenpeace; la stessa utilizzata per protestare in Sicilia, con scritto sulla randa in siciliano 'u mari nun si spirtusa'.
E' tornata a parlare anche la Medoilgas Italia: 'Ombrina Mare e' un progetto sicuro - si legge in una nota della societa' -. Gli idrocarburi dell'Abruzzo sono una risorsa comune. Da Ombrina oltre un miliardo di euro per lo sviluppo. La 'petrolizzazione dell'Adriatico' e' uno slogan. Diminuiscono perforazione e produzione'.
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Decine di migliaia di persone a Pescara hanno sfilato alla manifestazione 'No Petrolio' organizzata contro il progetto 'Ombrina Mare' che prevede la realizzazione di una piattaforma al largo della 'Costa dei Trabocchi', in provincia di Chieti. Il corteo e' partito dal porto e, percorrendo un tratto del lungomare nord, raggiungera' la centrale piazza Primo Maggio dove e' previsto un comizio.
Una protesta pressoche' unanime: sfilano contro il rischio di una deriva petrolifera circa 180 soggetti, tra associazioni, sindacati e movimenti, 47 Comuni, 17 organizzazioni politiche, Provincia di Chieti, Regione Abruzzo, 3 diocesi, 3 parchi nazionali, un parco regionale e 7 riserve regionali. Tra le associazioni di categoria figurano Cna, Confcommercio e Confesercenti, mentre Confindustria e' favorevole al progetto.
Il Wwf, tra i promotori, parla di 'evento che entrera' nella storia dell'Abruzzo, perche' mai in passato c'erano state tante adesioni. E'in atto una mobilitazione con caratteri di vera e propria sollevazione pacifica contro i mega-progetti petroliferi che vogliono imporre la trasformazione della regione e del suo mare in distretto minerario per gli idrocarburi'. (ANSA).
Chiavaroli (Pdl): il futuro dell'Abruzzo sarà garantito dalla tutela e dalla valorizzazione delle sue ricchezze naturali
'Ho espresso sempre, anche in Consiglio regionale, la mia contrarieta' ad un illusorio sviluppo dell'Abruzzo che passi per la devastazione delle sue ricchezze naturali, in particolare attraverso progetti di estrazione petrolifera dal mare (e di converso, attraverso le invasive presenze di pale eoliche nelle zone interne)'. Lo dice il consigliere regionale PdL, Riccardo Chiavaroli.
'Sono fermamente convinto che il futuro, ed il presente, della nostra regione - aggiunge - possa invece essere garantito solo dalla tutela e dalla valorizzazione delle sue ricchezze naturali'.
Per testimoniare e ribadire questa convinzione, Chiavaroli aderisce e partecipa oggi alla manifestazione 'No Ombrina, Si' Parco' , in programma nel pomeriggio a Pescara. La mobilitazione, che si preannuncia imponente, ha richiamato nel capoluogo adriatico politici, amministratori, associazioni di categoria, sindacati, mondo del volontariato e dell'ambiente, semplici cittadini che chiedono solo di non violare la costa ed il mare Adriatico.
Vacca (Movimento 5 Stelle): Ombrina mare non si farà
'Ombrina mare non si fara'. Lo ha assicurato il deputato pescarese del Movimento 5 Stelle, Gianluca Vacca, prima dell'inizio dell'imponente manifestazione che attraversera' Pescara per protestare contro la realizzazione delle piattaforme petrolifere in Adriatico.
Vacca ha detto che 'il ricorso alla magistratura che faremo non potra' non avere successo. Intanto la Via, Valutazione d'Impatto Ambientale, che doveva dare parere negativo alla richiesta della societa' petrolifera Medoil, e' stata bloccata in attesa del Decreto Sviluppo del Governo Monti che ha dato il via libera alle trivelle'.
Melilla: l'Abruzzo ha sempre vinto sulle questioni che minacciavano l'ambiente
Il deputato di Sel Gianni Melilla ha annunciato che 'Insieme a Movimento 5 Stelle, Pd e tutte le forze politiche occorre fare squadra per fermare la deriva petrolifera'.
'Negli ultimi anni l'Abruzzo si e' trovato davanti diverse questioni che minacciavano l'ambiente e ha sempre vinto. L'unico comune denominatore e' sempre l'ambiente, e' un valore profondo insito nella nostra coscienza'.
Secondo Melilla 'tutta l'area costiera abruzzese dovrebbe diventare un grande parco, in modo che la legge nazionale che vieta le trivellazioni in alcune aree strategiche possa essere estesa anche all'Abruzzo'. Per il parlamentare bisognerebbe inoltre modificare il sistema della royalty: 'se togliamo la convenienza alle societa', queste non potranno piu' prendersi il petrolio gratis e non avranno piu' interesse a venire'.
Legnini: chiedo l'istituzione del Parco dal 2011. Fummo costretti a dare l'ok a Ombrina mare
'E' dal 2011 che chiedo l'istituzione del parco della Costa teatina e da quella data la Regione Abruzzo si e' opposta con forza alla perimetrazione: se Febbo e' la punta di diamante di questo no del centrodestra, Chiodi non si puo' nascondere dietro di lui'. Giovanni Legnini, senatore Pd, attacca i vertici della Regione e chiede di sbloccare quella che per lui e' 'l'unica strada' per arrivare a dire no definitivamente alle perforazioni petrolifere in Adriatico.
'Il petrolio e' un anacronismo storico - ha proseguito Legnini -, ma quando mi si accusa per l'ok a Ombrina mare con il Decreto Sviluppo del Governo Monti, rispondo che quel Parlamento ha dato 50 fiducie a Monti e quindi la ritengo una polemica fuori luogo - ha proseguito -. Era un governo blindato e fummo costretti. Ma ora con il nuovo Governo potremmo avere di nuovo l'occasione per chiudere definitivamente con le trivelle'.
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