Si torna al voto a Montesilvano. Tredici consiglieri comunali di Montesilvano hanno presentato le dimissioni dinanzi al notaio Buta, sancendo di fatto la caduta dell'amministrazione Di Mattia. I consiglieri si sono visti in piazza Salotto a Pescara per poi andare a firmare le dimissioni che saranno protocollate domani. Montesilvano tornerà al voto il prossimo 25 maggio in concomitanza con le elezioni regionali. Decisivo l'abbandono della maggioranza da parte del presidente del Consiglio comunale, Fabio Petricca e di Deborah Comardi di Sel.
Questi i consiglieri che hanno firmato le dimissioni: Francesco Maragno, Ottavio De Martinis, Manola Musa, Lorenzo Silli, Deborah Comardi, Fabio Petricca, Paolo Cilli, Paolo Di Blasio, Ernesto De Vincentiis, Carlo Tereo De Landerset,Claudio Daventura, Umberto Di Pasquale, Vittorio Catone.
'Sono stati due anni difficili e pensanti per Montesilvano a causa di troppi errori amministrativi, immobilismo e indifferenza verso i veri problemi della citta'. Meglio tornare al voto il prima possibile''. Lo affermano i dodici consiglieri di minoranza al Comune di Montesilvano che stamani si sono dimessi, insieme con il presidente del consiglio, facendo cadere l'amministrazione guidata dal sindaco Attilio Di Mattia. Intanto, il sindaco oggi non intende rilasciare dichiarazioni; lo fara' domani, riferiscono i suoi fedelissimi. I dodici consiglieri - Carlo Tereo de Landerset, Lorenzo Silli, Deborah Comardi, Francesco Maragno, Manola Musa, Ottavio De Martinis, Paolo Cilli, Vittorio Catone, Umberto Di Pasquale, Claudio Daventura, Ernesto De Vincentiis e Paolo Di Blasio - che stamani hanno sottoscritto le dimissioni davanti al notaio Buta, sottolineano che ''da tempo Montesilvano soffriva dell'assenza di una guida in grado di affrontare i problemi della citta' nonche' di programmi amministrativi reali''. ''Abbiamo avuto solo improvvisazione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e' stata la tassa di soggiorno che avrebbe messo in ginocchio l'unico comparto economico della citta'. Non potevamo andare avanti'', concludono i consiglieri. Oltre a quelle degli esponenti di minoranza, decisive sono state le dimissioni del presidente del Consiglio comunale, Fabio Petricca, da tempo considerato l'ago della bilancia. A firmare le dimissioni sono stati 13 consiglieri, su un totale di 25 componenti del Consiglio.
La nota di Forza Italia
«Con le dimissioni di 13 consiglieri comunali si chiude in anticipo l'esperienza negativa dell'amministrazione comunale di centrosinistra a Montesilvano. Il sindaco Di Mattia e la sua maggioranza hanno fallito sin dall'inizio, e spinto la città verso un punto di non ritorno con atti di indirizzo disastrosi». Lo affermano il Presidente regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, e il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Lorenzo Sospiri, che intervengono sulla crisi dell'amministrazione comunale di Montesilvano, che questa mattina ha portato alle dimissioni di 13 consiglieri comunali. « Ovviamente - dicono Pagano e Sospiri - si tornerà al voto il prossimo 25 maggio e la coalizione di centrodestra è pronta a scendere in campo con una squadra forte e coesa, rappresentando così la vera alternativa per la città di Montesilvano»
Il comunicato di Federica Chiavaroli, Nuovo Centrodestra
'Le dimissioni di tredici consiglieri del comune di Montesilvano rappresentano la logica conclusione di una gestione politica fallimentare, che tutto ha fatto fuorché curare gli interessi dei cittadini e sviluppare le potenzialità del territorio. Il Nuovo Centrodestra è pronto a scendere in campo, rendendo i Montesilvanesi nuovamente protagonisti delle scelte, a partire da quella del candidato sindaco che faccia tornare a vincere la coalizione di centrodestra'. Lo dichiara in una nota la senatrice Federica Chiavaroli, vicepresidente del Nuovo Centrodestra a Palazzo Madama e coordinatrice regionale del partito in Abruzzo, a margine dell'incontro di Ncd con gli amministratori locali al Marriott Park Hotel di Roma.
Il commento di Fratelli d'Italia: andare subito alle urne
"Andare subito alle urne il 25 maggio, è ciò che si impone nell' interesse di Montesilvano. Le dimissioni di 13 consiglieri comunali hanno posto fine, con un atto responsabile, al mandato di un sindaco che in poco più di un anno si è caratterizzato per la " latitanza " e per iniziative molto discutibili. Questa conclusione evidenzia l'assoluta incapacità del centrosinistra ed in particolare del partito democratico nel gestire la terza Città d'Abruzzo per numero di abitanti. Non è stato all'altezza il sindaco, ha fallito la sua coalizione
Petricca: una decisione sofferta
"È stata una decisione sofferta, perchè sapevo di essere determinante, ma la mia coscienza ed il mio rispetto verso i cittadini l'hanno avuta vinta. Avevo creduto in Attilio Di Mattia e nel suo programma di governo, lo avevo sostenuto con convinzione, ma questi primi venti mesi di amministrazione hanno deluso me, ma soprattutto i miei concittadini. Nulla di quello che ci eravamo ripromessi di fare è stato fatto, anzi è stato fatto esattamente il contrario. Non potevo permettere che un altro balzello, come la tassa di soggiorno, fosse inserito in una città che dovrebbe avere nel turismo il proprio settore di punta, così come era anche stato scritto nel programma elettorale. So di aver fatto una scelta difficile, so che mi sarebbe convenuto restare seduto sulla comoda e remunerata poltrona del Presidente del Consiglio del Comune di Montesilvano, ma la mia dignità non ha prezzo. Io amo andare in giro a testa alta e sono convinto di aver fatto la scelta giusta, non nei miei interessi, ma in quelli dei cittadini."
Il commento di Rifondazione Comunista
"La grande ammucchiata SEL-PdCI, PD, UDC e FLI che sosteneva Di Mattia, mese dopo mese ha perso vari pezzi: una coalizione senza progetto, una sommatoria di personalismi, piccoli e grandi interessi che si sono retti solo sull'elargizione di poltrone e incarichi. Sono confermate le ragioni che ci hanno visto correre autonomamente dai due poli nelle ultime elezioni comunali. Ci spiace che SEL e PdCi non abbiano condiviso questa scelta finendo nell'ennesimo tritacarne politicante. Oggi a meno di 2 anni dalle elezioni vanno tutti a casa. Per noi a Montesilvano la questione morale resta la prima questione, continueremo a batterci per il cambiamento e come abbiamo fatto in questi mesi ad essere il megafono delle lotte, della cittadinanza attiva e della partecipazione fuori e dentro il consiglio comunale" scrive Corrado Di Sante, di Rifondazione Comunista.
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