Nel primo semestre 2014 sono state oltre 9mila le frodi creditizie perpetrate tramite furto d'identita'. Un dato particolarmente rilevante se lo si confronta con quello delle rapine ai danni delle banche, limitate a poche centinaia. Questo tipo di frodi pesano sempre in maniera significativa sul credito al consumo, con un aumento dell'importo medio del 7%. E' quanto e' emerso dall'ultima edizione dell'Osservatorio Crif sui furti di identita' e le frodi creditizie. In 6 casi su 10 le vittime sono uomini. Nel primo semestre 2014, pero', si e' registrata una ulteriore crescita delle donne vittime di frode (+3,6%). La classe di eta' in cui si rileva il maggior numero di casi e' quella compresa tra i 31 e i 40 anni (25,6% dei casi), mentre quella che ha fatto registrare il maggior incremento risulta essere quella degli over 60 (+27,6%, pari all'11,1% del totale). Oltre la meta' dei prodotti acquistati attraverso un finanziamento ottenuto fraudolentemente (il 53,7% del totale) e' costituita da elettrodomestici o oggetti di elettronica, informatica e telefonia. Anche nel corso del primo semestre 2014 e' emersa la predominanza dei piccoli importi: circa il 43% dei casi riguarda frodi di importo inferiore ai 1.500 euro. Infine, la ripartizione delle frodi per regione di residenza dichiarata al momento della richiesta del finanziamento mostra, ancora una volta, una maggiore incidenza in Campania (il 17,5% dei casi totali), in Sicilia (13,9%) e in Lombardia (10,6%) Il maggior incremento rispetto al primo semestre 2013 si e' registrato pero' in Valle d'Aosta (+38,1%), in Abruzzo(+11,8%) e in Sardegna (+10,8%).
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