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Pubblicato il 20/03/2015 20:08

Pescara, approvato il piano di pre dissesto

pescara, movimento 5 stelle

Il Movimento 5 Stelle contesta le scelte dell'Amministrazione

"In soli tre giorni il Consiglio comunale di Pescara ha approvato stamani il piano di riequilibrio economico e finanziario - commenta il sindaco Marco Alessandrini -. Si tratta di un atto straordinario e fondamentale che consente all'Amministrazione comunale di far fronte alla sua gravissima crisi strutturale e finanziaria che non consentiva all'Ente di onorare gli impegni assunti nelle annualita' precedenti. L'Amministrazione - spiega il primo cittadino - ha elaborato in tre mesi un piano di riequilibrio che nel rispetto dei vincoli previsti dalla normativa vigente ridisegna il quadro delle entrate e delle uscite del Comune di Pescara, all'insegna della sostenibilita' e dell'efficientamento dei servizi comunali". Per Alessandrini " e' l'inizio di un cammino che ci portera' ad avere un Comune piu' virtuoso poiche' meno gravoso nei confronti dei suoi cittadini, soprattutto in questa situazione storica in cui e' sempre piu' evidente che gli enti locali devono provvedere alle loro esigenze con i fondi prelevati nelle comunita' di riferimento. Una politica della spesa parametrata sull'effettiva capacita' di entrata pone le premesse per una riduzione progressiva della stessa imposizione fiscale in quanto una pubblica amministrazione, abituata a fare i conti sulle possibilita' effettive di sostentamento, sa organizzarsi anche in maniera piu' razionale in base alle capacita' che la comunita' ha di sostenerla. Cio' detto - prosegue il sindaco - il piano e' stato redatto ponendo la massima attenzione a fare in modo che il costo di questa operazione rigorosa di revisione della spesa non debba gravare soprattutto sulle fasce sociali piu' svantaggiate. Un risultato che e' frutto di un grande lavoro e dell'impegno di tutti, che metteremo a frutto con l'intento di risollevare la citta' e riportarla su un cammino di crescita e rinascita". 

 "Una volta che questo piano sara' approvato definitivamente dal ministero dell'Interno e quindi dalla Corte dei Conti, il Comune di Pescara potra' contare su risorse per 33.480.299 euro del fondo di Rotazione che saranno restituiti in 10 anni e senza interessi - spiega l'assessore Bruna Sammassimo - permettendoci di pagare tutti i debiti di parte corrente e tutti i numerosi atti di liquidazione da tempo giacenti nella Ragioneria dell'Ente, facendo anche fronte integralmente all'esposizione di cassa il cui ricorso fino al massimo possibile nell'anno precedente ha determinato interessi passivi per circa 400.000 euro. Il piano - dice ancora l'assessore - e' la guida che di fatto rende piu' sicuro il cammino dell'Amministrazione e indica tutte le previsioni che servono ad evitare gli errori del passato, tant'e' che semestralmente la norma statuisce che la Corte dei Conti verifichi l'andamento del piano e il suo grado di realizzazione. In definitiva il lavoro fatto e' stato complesso e laborioso, se siamo arrivati ad un'approvazione veloce in Consiglio, lo dobbiamo anche all'impegno profuso da tutti gli operatori degli uffici finanziari, dirigenti e funzionari, che con dedizione ed alto senso di responsabilita' hanno affrontato un'operazione mai compiuta fino ad oggi. Il lavoro che ci aspetta - osserva Sammassmo - sara' ancora impegnativo, anche perche' una volta approvato, al piano dovranno seguire immediatamente le relative azioni attraverso le quali lo stesso potra' realizzarsi. E' un'occasione preziosa per l'Ente di rimettersi in piedi e per la citta' di vedere riversato sul sistema economico risorse che possano ricreare quel circolo virtuoso tale da stimolare la ripresa e il rilancio". "Nessuno di noi avrebbe voluto far ricorso a questa procedura - aggiunge il capogruppo Pd Marco Presutti - ma noi avevamo due strade di fronte allo squilibrio gravissimo prodotto da anni di spese certe senza copertura altrettanto certa. O imboccare la via di un piano di riequilibrio potendo contare sul fondo di rotazione per la liquidita' necessaria a far fronte a pagamenti e a debiti, o dichiarare il dissesto del Comune determinando cosi' il fallimento di molte imprese creditrici e l'avvento di un commissariamento che pure senza far decadere Giunta e Consiglio avrebbe governato la citta' senza alcun riguardo verso le istanze della cittadinanza, in particolare delle fasce piu' deboli. Abbiamo scelto la strada della responsabilita' e della buona amministrazione e siamo certi - afferma Presutti - di poter restituire al termine del nostro mandato un Comune piu' efficiente e meno oneroso per i suoi cittadini"

"Il Comune di Pescara ha un deficit di oltre 50 milioni - affermano i consiglieri pentastellati - e questo baratro economico-finanziario ha dei nomi e dei cognomi. Il 'partito unico', che ha governato in questi ultimi dieci anni la citta' di Pescara, deve prendersi la responsabilita' di cio' che oggi i cittadini stanno subendo".

"Tutto quello che sta succedendo si poteva evitare - ha affermato la capogruppo del M5S Enrica Sabatini nel suo intervento -. I revisori dei conti nel corso degli anni avevano avvisato, ma sono stati ignorati". La capogruppo decide di snocciolare in aula dati e numeri desunti dagli ultimi dieci bilanci come "certificazione" delle rispettive responsabilita' di destra e sinistra ricordando per esempio, che la piu' "grande opera" della Giunta D'Alfonso e' stata "l'elevatissimo incremento tra il 2002 ed il 2007 delle spese correnti per la gestione del Comune di Pescara che sono aumentate di 23 milioni di euro e che ora devono essere obbligatoriamente ridotte per farsi approvare il piano di riequilibrio finanziario. E si ricordi anche, della stessa Giunta D'Alfonso, il rapporto tra residui attivi ed entrate che nel 2005 arrivo' addirittura al 72,49 % quando il limite fissato dalle disposizioni vigenti allora era del 21%. Stesso trattamento per la Giunta di centrodestra Mascia colpevole - sempre secondo la capogruppo - di aver utilizzato, tra le altre cose, in maniera eccessiva i fondi vincolati per le spese correnti o di aver ridotto la cassa di 10 milioni di euro in un solo anno". 

 "Questo piano e' come l'abito invisibile che il sarto furbo fa finta di aver creato per compiacere il proprio re - concludono i pentastellati - come nella favola di Andersen, si vuole disegnare un qualcosa che possa coprire quello che tutti fanno finta di non vedere ovvero che il re e' nudo anzi, i re sono nudi. Le responsabilita' di questo dissesto sono davanti agli occhi di tutti e non esiste 'abito' che possa nasconderle"

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