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Pubblicato il 17/03/2013 18:06

Pescara perde col Chievo 2-0, la serie B è un passo

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Sebastiani se la prende con l'arbitro Mazzoleni

Il Pescara alza bandiera bianca anche contro il Chievo e cade in casa, restando così in fondo alla classifica della serie A. Decisive le reti del rumeno Stoian e di Thereau, proprio quando lo 0-0, soprattutto nella seconda frazione, sembrava ineluttabile.

I veronesi guadagnano tre punti preziosi, i biancazzurri restano a zero punti in casa nel 2013 e sempre piu' ultimi assieme al Palermo, a quota 21. All'inizio del match, per una buona mezz'ora i padroni di casa collezionano soltanto una serie di angoli e punizioni ma non riescono mai a inquadrare lo specchio della porta in modo pericoloso. Il Chievo ha a disposizione un tridente piu' tecnico che produce le azioni piu' insidiose della prima frazione. Bene Paloschi, soprattutto in rifinitura. Un suo spunto al 25' regala palla al limite a Cofie: il suo bolide da posizione favorevole si stampa sulla traversa. Ancora Thereau manca il bersaglio al 37' su splendido cross dalla sinistra di Drame'. Il suo colpo di testa finisce a lato di poco. L'attaccante francese non sembra in grande giornata. All'ultima azione utile del primo tempo si libera bene di Balzano sulla sinistra ma poi serve troppo indietro Rigoni tutto solo al centro che, costretto a concludere in scivolata, non riesce a dare il giusto impatto al pallone. Prima frazione comunque di marca gialloblu con le due nitide occasioni capitate a Thereau e la traversa di Cofie.
Pescara volenteroso e poco piu'.
Il secondo round si apre con i padroni di casa che si abbassano troppo e si fanno schiacciare in area dal Chievo. Gli ospiti guadagnano tre corner consecutivi e su uno di questi Cesar ciabatta malamente tutto solo in area dopo l'angolo di Thereau e la corta respinta di testa di Bjarnason. Bucchi prova a spostare in avanti il baricentro della sua squadra inserendo i centimetri di Abbruscato per Vukusic. Corini posiziona Thereau qualche metro piu' indietro e passa a una sola punta. Segue un vortice di sostituzioni che, di fatto, confondono gli schemi in campo addormentando il match. La partita si trascina stancamente: il Chievo si chiude bene ma non sfonda, accontentandosi apparentemente del pareggio. Il Pescara tiene il pallino giocando un calcio generoso ma confusionario e drammaticamente sterile.
Quasi sul finire, pero', la partita si accende improvvisamente grazie al gol di Stoian, che fugge in contropiede su lancio di Thereau, aggira Balzano e segna con un bel destro a giro. E in pieno recupero arriva anche il 2-0 del francese, che riscatta una partita opaca con un diagonale chirurgico. Poco prima grande chance del pari per Abbruscato che si libera in area e sfiora il palo di sinistro. Finisce 2-0, con il Chievo quasi in salvo e il Pescara sempre piu' giu'. Verso la B.

Il presidente Sebastiani: Mazzoleni ha fatto uno scempio

 

"Se continuano a mandarci arbitraggi di questo tipo potevamo arrenderci gia' alla prima partita. Non ho niente contro il Chievo ma dispiace questo arbitraggio. Oggi Mazzoleni ha fatto uno scempio in piena regola. E poi a fine primo tempo nello spogliatoio alle nostre richieste di spiegazioni ha risposto che dobbiamo parlare bene in settimana. Ti viene voglia di andare via. Non si puo' rispondere in questo modo a una societa' che lotta per salvarsi". E' un fiume in piena il presidente del Pescara Daniele Sebastiani che ai microfoni di Stadio Sprint, su Rai Due, si scaglia apertamente contro l'arbitro Mazzoleni. A farlo arrabbiare soprattutto il discusso mani in area del difensore del Chievo Andreolli. Ma il Pescara anche oggi ha mostrato le solite carenze nell'organico: "Sicuramente nel mercato qualcosa abbiamo sbagliato ma noi siamo il Pescara e sapevamo fin dall'inizio che dovevamo lottare fino all'ultima partita. Ma dobbiamo avere la possibilita' di farlo ad armi pari. Nelle ultime partite abbiamo perso almeno 3 o 4 punti". Spetta poi a Bruno Nobili, che affianca Christian Bucchi in panchina, fare una breve analisi del match: "Facciamo fatica a fare gol e questo si sapeva.
Questa difficolta' ci porta a chiuderci dietro per non concedere spazi agli avversari ma poi alla fine il gol lo prendiamo lo stesso".

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