Il Pescara sprofonda contro il Siena, perdendo 3-2. Per il Delfino è l'ottava sconfitta consecutiva, la 22esima in stagione, numeri impietosi che non possono passare in secondo piano dinanzi alle recriminazioni per il fuorigioco sul gol decisivo.
Se nel primo tempo il Siena fa quel che vuole, segnando due gol, e mettendo in crisi un Pescara abbandonato anche dal pubblico che fischia e irride i propri giocatori, nella ripresa, pero', le cose cambiano completamente.
Cosic al 7' accorcia le distanze, al 14' Togni disegna una splendida punizione che vale il 2-2, i tifosi tornano al fianco dei ragazzi di Bucchi che ci provano credendo nel sorpasso.
Iachini e' una furia, ridisegna la sua squadra, inserisce Pozzi e Agra e all'86' trova il gol di Emeghara, il settimo in campionato, che regala alla Robur una vittoria di fondamentale importanza e molto sofferta. Eppure sembrava tutto facile per i bianconeri, schierati con il classico 3-4-2-1, con capitan Vergassola a centrocampo, Sestu e Rosina sulla trequarti ed Emeghara unica punta. Bucchi (5 partite e 5 sconfitte) risponde con il 4-2-3-1, proponendo l'ex D'Agostino in regia, Caprari, Cascione e Sculli alle spalle di Sforzini.
Ai primi affondi degli avversari i biancazzurri vanno in tilt e, cosi' come era avvenuto la settimana scorsa sul campo della Juventus, Pelizzoli deve superarsi per dire no a Terzi e Sestu (in quest'ultimo caso necessario anche l'aiuto della traversa).
Solo Siena e, al 14', gli ospiti passano in vantaggio con Angelo che di testa mette dentro sul rinvio di Capuano, sugli sviluppi di un'azione insistita di un ispirato Sestu. I bianconeri dominano, ma non chiudono la partita e con il passar dei minuti il Pescara prende coraggio e ritrova l'orgoglio. Caprari con le sue serpentine mette in ansia la difesa toscana, ma e' Kroldrup il piu' pericoloso. Al 25' il suo colpo di testa a botta sicura trova la parata d'istinto di Pegolo. Nel miglior momento del Pescara, pero', arriva la clamorosa autorete di Zanon che permette al Siena di raddoppiare. Sul cross di Sestu dalla destra il difensore biancazzurro sbaglia e beffa Pegolo. Per i padroni di casa e' notte fonda. Bucchi ha anche il problema dell'infortunio di D'Agostino che dopo aver impegnato Pegolo esce (tra i fischi) per un problema muscolare, al suo posto entra Cosic. Sara' proprio lui, al 7' della ripresa, ad aprire una partita che sem brava gia' chiusa. Il suo sinistro gonfia la rete e il Pescara ritrova come d'incanto orgoglio e convinzione, tanto che al 14' Togni realizza il 2-2 con una splendida punizione. Partita incredibilmente cambiata, Iachini e' una furia, ma il suo Siena e' in bambola.
Soltanto nell'ultimo quarto d'ora i toscani, con in campo Agra e Pozzi, tornano a far male. C'e' spazio per un grande intervento di Pelizzoli, per i pali di Pozzi e Sculli, ma al 41' Agra, in posizione irregolare, pesca Emeghara che, tutto solo in area, non sbaglia. E' il gol del 2-3, il Siena vince, porta a casa tre punti vitali per la classifica, ma anche per mettere pressione a Palermo e Genoa, ora staccati di tre punti. Il Pescara, ormai a -9, aspetta la matematica per dire arrivederci alla serie A.
Sebastiani: sconfitta decisa da altri
Il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, non ci sta e accolla la sconfitta casalinga contro il Siena, che condanna di fatto alla B gli abruzzesi, ad un errore della terna guidata dall'arbitro Rizzoli in occasione della rete decisiva di Emeghara. "Abbiamo regalato il primo tempo al Siena, ed il 2-0 per loro all'intervallo era il giusto risultato. Nella ripresa, il mister ha fatto delle correzioni sotto l'aspetto tattico e il Pescara ha giocato un grande secondo tempo. Ma quando la partita si decideva ai punti, c'e' stato un fuorigioco non visto. Ancora una volta ci troviamo a commentare una partita decisa da altri: sono stati tanti i torti arbitrali che abbiamo subito nelle ultime gare, se ci avessero dato quanto dovuto, anche noi saremmo a 30 punti. La realta' e' che purtroppo quello che dico non porta punti".
Nobili: c'e' il rammarico per aver disputato un buon secondo dopo un primo non all'altezza e aver perso la partita
"La soddisfazione per la sconfitta non puo' esserci, c'e' il rammarico per aver disputato un buon secondo dopo un primo non all'altezza e aver perso la partita". Cosi' Bruno Nobili, allenatore assieme a Bucchi del Pescara, commenta la sconfitta casalinga per 3-2 con il Siena che condanna di fatto gli abruzzesi alla retrocessione. E pazienza che il gol decisivo di Emeghara sia viziato da un fuorigioco: "Se mi lamento ancora con gli arbitri, passo per uno che ce l'ha con loro... Del fuorigioco ce ne siamo accorti anche noi".
L'ingresso di Celik, al 37', ha un po' cambiato il volto dei padroni di casa: "D'Agostino si era infortunato, Celik e' entrato prima del previsto ma tutta la squadra ha cambiato regime. Siamo stati bruttini nel primo tempo, e poi abbiamo fatto le cose per bene nella ripresa. In altre partite non c'e' stato questo carattere, che una squadra deve avere per salvarsi in A per sopperire alla minore qualita'. Bucchi? Fara' carriera come allenatore"
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