Il Pescara cade pesantemente anche a Parma e non si avvia a trascorrere una Pasqua serena. I biancazzurri si avvicinano giornata dopo giornata alla serie B. Il tecnico Bucchi alla vigilia aveva provato a scuotere i suoi, dicendo anche di aver delle "buone sensazioni" sulla gara e invece la prestazione della squadra lo ha smentito. Eloquente il dato dei corner: 9-1 per i padroni di casa. Dopo una decina di minuti di studio, il Parma prende in mano il pallino del gioco e non lo molla piu'. E' soprattutto sulle fasce che i ducali fanno male: quando gli esterni vanno al cross e' gioco facile per gli attaccanti colpire di testa con i difensori biancazzurri sempre fermi a guardare.
Succede al 12', con il colpo di testa di Amauri, su angolo di Ninis, salvato da Pelizzoli; e al 31', ma l'incornata di Biabiany e' fuori di un niente. In mezzo, al 17', c'e' il vantaggio dei padroni di casa con il primo centro in serie A di Benalouane, ancora di testa e ancora su corner di Ninis. Davvero approssimativa la marcatura di Cascione e per il Pescara e' la rete subita numero 59. Poco prima del vantaggio gli emiliani si erano gia' resi pericolosi con due insidiose conclusioni di Amauri e Sansone, sventate da Pelizzoli. Quasi nulla la risposta della squadra di Bucchi, che sembra non crederci piu' e gioca a un ritmo troppo compassato. L'unica azione degna di nota arriva da un'iniziativa personale di Caprari che si libera in area ma calcia ampiamente a lato. Poi e' solo un monologo gialloblu'. Da segnalare un numero di prestigio di Amauri che al 37' si libera di tre avversari (disorientandone due con un colpo di tacco nel fango) e serve al centro Biabiany, anticipato di un soffio dalla difesa abruzzese.
Il terreno allentato non favorisce il gioco delle due squadre (specie quello piu' tecnico e manovrato del Parma) e il primo tempo si chiude senza altri sussulti. La ripresa inizia sulla stessa lunghezza d'onda: prima Amauri "liscia" di testa il traversone dell'onnipresente Ninis, poi un altro difensore, Paletta, trova il raddoppio dopo una mischia, manco a dirlo, su azione d'angolo. Il Parma domina fisicamente e moralmente avversari ormai a terra. Il Pescara prova a riaprire l'incontro ma la spizzata di testa di Abbruscato finisce a lato. Al 18' palo clamoroso di Sansone che, imbeccato in area da una felice incursione di Lucarelli, non riesce ad incrementare il vantaggio.
Sulla stessa azione Amauri spara fuori da pochi passi. Ma per il 3-0 basta aspettare un paio di minuti, il tempo che l'italo-brasiliano si inventi una rovesciata "alla Rivaldo": stop di petto su un lancio dalle retrovie di Marchionni e pallone nell'angolo sinistro. Pelizzoli impietrito. La partita, di fatto, finisce qui. Ci prova anche Sforzini, ma per il Pescara non c'e' niente da fare. E dopo tre minuti di recupero, l'arbitro Di Bello fischia la fine.
PARMA (4-3-3): Mirante 6; Benalouane 6.5 (23' st Santacroce 6), Paletta 7, Lucarelli 6.5, Gobbi 5.5; Ninis 7, Parolo 6, Marchionni 6.5; Biabiany 6.5 (38' st Boniperti sv), Amauri 7.5 (30' st Cerri sv), Sansone 6.
In panchina: Pavarini, Bajza, Ampuero, Morrone, Galloppa, Belfodil, Strasser, Rosi.
Allenatore: Donadoni 6.5.
PESCARA (4-3-3): Pelizzoli 6.5; Zauri 5, Kroldrup 5, Bianchi Arce 5, Bocchetti 5; Cascione 5, D'Agostino 6, Bjarnason 5 (12' st Celik 5); Caprari 6 (40' st Di Francesco sv), Abbruscato 6 (19' st Sforzini 5.5), Sculli 5.5.
In panchina: Falso, Perin, Zanon, Modesto, Togni, Blasi, Caraglio, Quintero.
Allenatore: Bucchi 5.5.
ARBITRO: Di Bello di Brindisi 6.
RETI: 17' pt Benalouane, 6' st Paletta, 20' st Amauri.
NOTE: pomeriggio piovoso, terreno in cattive condizioni. Ammoniti: Ninis, Celik. Angoli: 9-1 per il Parma. Recupero: 0'; 3'
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