E' stato pubblicato sul sito del ministro per la Coesione territoriale il documento "Le politiche di coesione territoriale", il rapporto di fine mandato che descrive quanto realizzato da Fabrizio Barca in sedici mesi di attività. Suddiviso in cinque principali capitoli, il documento, annunciato dal Ministro in piu' occasioni, focalizza l'attenzione sulla spesa dei fondi pubblici e, soprattutto, sulle novità di metodo introdotte per migliorarne l'efficienza.
Il rapporto fa il punto sullo stato d'attuazione dei Programmi operativi regionali, la cui accelerazione della spesa ha consentito il salvataggio delle risorse dal rischio disimpegno (al 31 dicembre 2012, dei 52 programmi operativi italiani solo 1 non ha raggiunto il target di fine anno), e riporta i target di spesa aggiornati al 28 febbraio 2013.
Si parla - a partire dall'agosto 2011 - di 24,5 miliardi di euro, di cui 14 a partire da dicembre 2011 (un mese dopo la nascita del Governo Monti). I soldi sono andati alle "amministrazioni centrali per 6,2 miliardi di euro" (di cui quasi la metà - 48,5% - attribuita agli interventi di ricostruzione in Abruzzo); mentre a quelle regionali "per 18,3 miliardi di euro".
Il rapporto di fine mandato contiene un'ampia parte dedicata alla ricostruzione in Abruzzo e allo stato d'attuazione degli interventi. Questi ultimi hanno registrato un'accelerazione grazie alla partecipazione, al presidio tecnico, al passaggio alla gestione ordinaria e alla certezza di tempi e finanziamenti. 'Ora che i Comuni e Uffici speciali hanno realizzato una programmazione trasparente degli interventi - sottolinea il ministero - è necessaria la tempestiva messa a disposizione di nuove risorse finanziarie'.
Sul fronte del Piano d'Azione per la Coesione (PAC), con la cui riprogrammazione in tre fasi sono stati rimessi in circolo un totale di 11,9 miliardi nel corso del 2012, il documento traccia un bilancio delle diverse linee d'intervento relative, tra l'altro, all'istruzione, alla giustizia telematica, al credito di imposta per i lavoratori svantaggiati, ai servizi di cura per la prima infanzia e degli anziani non autosufficienti.
Altra sezione è dedicata al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC): in 16 mesi di Governo sono state sbloccate e assegnate le risorse residuali del Fondo, individuando le rilevanti criticità di attuazione anche attraverso opportuni sopralluoghi. Il rapporto evidenzia, inoltre, l'accelerazione dell'attività svolta dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), che nel 2012 ha approvato 156 delibere rispetto alle 93 del 2011. Ridotti drasticamente anche i tempi fra la decisione governativa e la sua validazione formale in Gazzetta Ufficiale.
Il rapporto si conclude con una sezione sulla Programmazione dei Fondi per la Coesione 2014-2020, su cui è in corso un ampio confronto fra livelli di governo, con le parti economiche e sociali e con la Commissione Europea, e che propone 7 innovazioni di metodo, riassumibili in altrettante parole chiave: risultati attesi, azioni, partenariato mobilitato, trasparenza, valutazione, presidio nazionale.
"Il mio mandato è in corso - spiega Fabrizio Barca - ma ho ritenuto doveroso rendere pubblici i principali risultati ottenuti dall'inizio del mio mandato ad oggi. Per trarne lezioni. Per marcare la traccia".
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