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Pubblicato il 28/04/2014 16:04

Restano gravi le condizioni della donna ferita nel rogo di Pescara

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Restano gravi le condizioni della donna di 44 anni rimasta ustionata ieri, a Pescara, nel tentativo di salvare la figlia di 5 anni, poi morta con il padre 48enne nell'auto data alle fiamme dall'uomo. I sanitari dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma, dove la 44enne e' stata trasferita con ustioni di secondo grado sul 40% del corpo e di terzo sul 5%, si sono riservati la prognosi. Intanto gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pescara, coordinati dal dirigente Pierfrancesco Muriana, stanno cercando di ricostruire i momenti precedenti e immediatamente successivi il folle atto dell'uomo che ha cosparso di benzina l'auto dove si trovava con la figlioletta, seduta sul sedile posteriore, e con la ex compagna. Nelle prossime ore il magistrato Andrea Papalia affidera' l'incarico per l'autopsia, anche ai fini del riconoscimento ufficiale dei corpi carbonizzati. La donna, che potra' essere ascoltata dagli inquirenti solo in caso di miglioramento delle condizioni, ha altre tre figlie, una ventenne e due adolescenti.

ara' eseguita domani dal medico legale, Ildo Polidoro, l'autopsia sui corpi di Gianfranco Di Zio e la figlioletta Neyda. L'incarico sara' conferito domani mattina, alle 9.30, dal pm del Tribunale di Pescara, Andrea Papalia. L'esame autoptico e' necessario anche per il riconoscimento scientifico dei corpi.

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