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Pubblicato il 09/08/2013 13:01

Sbloccati 30 milioni di euro per la Cassa integrazione per i pescatori

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Febbo: "Finalmente e' arrivata la tanto attesa firma dell'accordo che consentira' di sbloccare i fondi destinati dalla Legge di stabilita' alla cassa integrazione del settore pesca"

"Finalmente e' arrivata la tanto attesa firma dell'accordo che consentira' di sbloccare i 30 milioni di euro destinati dalla Legge di stabilita' alla cassa integrazione del settore pesca e che costituisce una vera e propria boccata d'ossigeno per la Marineria pescarese". La notizia, come riferisce l'assessore alla Pesca, Mauro Febbo, e' giunta al termine dell'incontro al Ministero del Lavoro e con l'intesa raggiunta, sara' possibile da subito "chiudere i conti con il passato e dar seguito alle domande di cassa integrazione riferite alle precedenti annualita' e non ancora pagate, per un ammontare complessivo di circa 18 milioni di euro."Con la legge di Stabilita' - ha specificato l'Assessore - erano stati stanziati 30 milioni di euro a copertura degli ammortizzatori sociali per l'anno in corso. Ancor prima di trattare sugli ulteriori fondi per il pagamento degli indennizzi a saldo del 2012, era stata chiesta l'immediata disponibilita' di quei mezzi finanziari da destinare agli operatori della Pesca".

L'esito dell'incontro secondo Febbo "e'particolarmente gradita soprattutto se pensiamo ai 160 imbarcati della Marineria di Pescara, e alle loro famiglie, che erano in attesa della liquidazione della cig in deroga e che hanno fruito solo in parte del trattamento dovuto per il 2012. Solo 100 tra l'altro, avevano ricevuto l'erogazione relativa all'ultimo trimestre prima che finissero i fondi nelle casse dell'Inps. Piu' volte - ricorda l'assessore - avevo sottolineato lo stato di esasperazione in cui erano costretti centinaia di armatori e pescatori, giunto ormai a livelli non piu' sostenibili. Una situazione aggravata da numerose problematiche come il calo di consumi di pesce da parte delle famiglie italiane, l'aumento vertiginoso dei prezzi del carburante e delle spese di gestione, l'importazione di prodotti dai Paesi non comunitari. Si e' perso del tempo e' vero ma finalmente la situazione, che era diventata piu' che paradossale, si e' sbloccata positivamente e definitivamente. Qualcuno - conclude Febbo - probabilmente si era dimenticato che stiamo parlando di interventi necessari in favore del settore ittico che rappresenta una preziosa e fondamentale risorsa economica per il Paese e la nostra regione".

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