"Sergio Marchionne, in questi anni, ha rappresentato ed esaltato, nel mondo l'essenza piu' pura e nobile dell'abruzzesita': la creativita', la determinazione, lo spirito si sacrificio, il pragmatismo. L'Abruzzo rende onore e omaggia uno dei suoi figli piu' illustri dell'eta' moderna". Lo ha detto il presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi, nel corso del suo intervento in consiglio regionale dove all'amministratore delegato della Fiat e' stata conferita la medaglia 'Aprutium', "per aver onorato la terra d'Abruzzo con la sua prestigiosa attivita' grazie alla quale la Fiat e' diventata un'azienda riconosciuta in tutto il mondo".
"Oggi - ha osservato Chiodi - riconosciamo a Sergio Marchionne l'impegno indiscusso per la sua terra. E' recente, infatti, la sua visita alla Sevel di Atessa (Chieti) ed il suo annuncio di cospicui investimenti (700 milioni, ndr) per il consolidamento ed il rilancio dell'automotive nella Val di Sangro. E tutti comprendiamo, in questo periodo di profonda crisi economica e strutturale, il valore di questa politica che privilegia il radicamento sul territorio di un gruppo produttivo leader quale e' la Fiat". Il presidente della regione Abruzzo ha ricordato come l'ad della casa automobilistica torinese sia "riuscito ad affermarsi in Italia ma anche negli Stati Uniti, e di riflesso nel mondo, per la sua grande professionalita', per la lungimiranza imprenditoriale ma anche per la linearita' ed il coraggio delle scelte. Sergio Marchionne lo celebriamo perche' non ha mai dimenticato l'Abruzzo. E l'Abruzzo non ha mai dimenticato di aver dato i natali a Sergio Marchionne. La medaglia 'Aprutium' gli abbiamo consegnato testimonia la riconoscenza degli abruzzesi per il lavoro finora svolto per la crescita dell'occupazione e del prestigio dei suoi corregionali. Marchionne - ha commentato infine il presidente Chiodi - ci ha dato fiducia e noi lo stiamo ripagando con la sua stessa moneta. E' l'occasione per ringraziare un top manager, un uomo che non dimentica le sue radici, ma soprattutto un amico". Alla cerimonia di stamane, oltre al sindaco di Cugnoli nel quale e' nato il padre di Marchionne, ha partecipato anche il cantante di Pescara Piero Mazzocchetti che ha intonato il brano 'Nessun dorma'.
Il riconoscimento, in particolare, e' stato assegnato al top manager per "aver onorato la terra d'Abruzzo con la sua prestigiosa attivita' grazie alla quale la Fiat e' diventata un'azienda riconosciuta in tutto il mondo". Alla cerimonia, iniziata con l'Inno d'Italia, era presente anche il cantante di Pescara, Piero Mazzocchetti che ha intonato in diretta il brano 'Nessun dorma', la cui esecuzione e' stata accolta da calorosi applausi. Abruzzo deriva dal nome della contea dell'Aprutium, situata nel Teramano. Marchionne e' nato a Chieti ed il suo primo mandato come a.d. Fiat e' del 1 giugno 2004. Il padre Concezio, maresciallo dei carabinieri, originario di Cugnoli (Chieti), decise, quando ando' in pensione, di portare il figlio Sergio in Canada quando aveva appena 14 anni. E' qui che Marchionne consegue tre lauree e un master e si avvia alla carriera che lo ha portato ad esser uno dei piu' importanti manager internazionali.
"L'operazione condotta negli Stati Uniti con Chrysler e' stato un capolavoro, al cui successo i lavoratori ed i collaboratori hanno contribuito in maniera determinante, ci mancherebbe altro, ma va riconosciuto a Sergio Marchionne il merito principale, cosi' come gli sarebbe stato attribuito personalmente un eventuale fallimento". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, nel corso del suo intervento in occasione del conferimento della megalia 'Aprutium' all'amministratore delegato della Casa automobilistica torinese.
"Invece - ha osservato Pagano - in pochi anni Chrysler e' stata risanata e ha rimborsato il prestito avuto dal Governo americano. E' dell'altro ieri la notizia che il Gruppo ha archiviato in America il miglior settembre nelle vendite dal 2007, con +1%, mentre gli analisti scommettevano sul suo calo di quasi il 3%. Per fortuna sbagliano anche loro". Secondo il presidente del Consiglio regionale, "a livello complessivo la joint venture con Chrysler ha ridato solidita' e prospettiva al marchio Fiat in un contesto internazionale, dandogli visibilita' e riconoscibilita' mondiale. Sono anche questi - ha commentato infine Pagano - i motivi per i quali abbiamo conferito a Sergio Marchionne questo piccolo grande riconoscimento, che viene dalla sua terra d'origine, alla quale sappiamo continua ad essere legato".
Nel comune di Atessa, in Abruzzo, c'e' il piu' grande stabilimento europeo che produce il Ducato della Fiat. Nella fabbrica sono occupate piu' di 6mila persone. Non piu' di tre mesi fa Marchionne aveva annunciato un investimento di 700 milioni di euro nei prossimi 5 anni. "Davvero una bella notizia", commento' il presidente Pagano nel corso della visita di Sergio Marchionne proprio nello stabilimento di Atessa
"Con Sergio Marchionne la Fiat torna a fare il proprio mestiere, torna al prodotto, torna a fare automobili". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo, Nazario Pagano, nel corso del suo intervento al termine del quale e' stata conferita la medaglia 'Aprutium' all'a.d. della Casa automobilistica torinese.
"Fiat - ha osservato Pagano - e' un pezzo di storia importante del nostro Paese, con tutto quello che cio' comporta in termini di complessita' di governo: migliaia di dipendenti, un indotto rilevante e stabilimenti su tutto il territorio, anche in aree difficili dal punto di vista sociale. Certo e' che, dopo pochi anni dell'avvento di Marchionne in Fiat, il mondo e' cambiato: nulla e' stato come prima nella finanza e nell'economia reale, ed e' storia di oggi. Sentivo giorni fa - ha ricordato il presidente del Consiglio regionale - di un sondaggio fatto in Germania, patria di grandi case automobilistiche, dal quale risulta che l'automobile non e' piu' ai primi posti nei desideri dei giovani: viene dopo lo smartphone, dopo il pc".
"Impensabile fino a qualche tempo fa! Capisco bene - ha aggiunto Pagano - quando Marchionne dice che quello automobilistico e' un mercato difficile tant'e' che nemmeno e' sufficiente lanciare nuovi modelli a ripetizione, perche' ogni lancio va preparato attentamente in un mercato nel quale le perdite in quota percentuale sono in doppia cifra quasi per tutti. Per gestire tutto cio' ci vuole un grande uomo e in questo caso e' un grande abruzzese del quale io sono orgoglioso e credo, con questi sentimenti, di rappresentare la maggioranza degli italiani".
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