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Pubblicato il 12/11/2013 00:12

Sondaggio Emg per La7, torna a salire il Movimento 5 Stelle

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ll rilevamento Ipr per il Tg3 rileva la spaccatura nel Pdl

Secondo il sondaggio sulle intenzioni di voto alla Camera elaborato da Emg e diffuso questa sera al TgLa7 condotto da Enrico Mentana, se si andasse al voto il centrosinistra sarebbe ancora in vantaggio con il 35,8% nonostante una lieve flessione (-0,7% rispetto alla settimana precedente) mentre il centrodestra sarebbe al 33% (-0,1%). Guadagna ben l'1,3% il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che arriverebbe al 21,7%. Le rilevazioni indicano che nella coalizione di centrodestra, il Pdl-Forza Italia sarebbe in leggero recupero e andrebbe al 23,9% (+0,2%), la Lega Nord-Lista Lavoro e Liberta' sarebbe al 4% (-0,2%), Fratelli D'Italia avrebbe il 2,3% (-0,2%) e la Destra resterebbe stabile all'1,2%. Altri partiti di centrodestra (Grande Sud, Mpa, Intesa Popolare, Mir, Pensionati, Liberi per l'Italia Equa) raggiungerebbero l'1,6% (+0,1%). Nella coalizione di centrosinistra, il Pd perde lo 0,7% e arriverebbe al 29,8%, Sel sarebbe al 4,2% (-0,2%), il Psi resterebbe allo 0,8% e altri partiti (Centro democratico e Svp) totalizzerebbero l'1% (+0,2). Cala ancora di 1 punto la fiducia nel premier Enrico Letta che si attesterebbe al 31%.

Il Sondaggio di Emg diffuso stasera dal TgLa7 di Enrico Mentana testa anche l'opinione degli italiani in merito al compito che dovrebbe svolgere il Governo Letta. Secondo la maggioranza degli intervistati, ovvero il 27,2%, l'esecutivo dovrebbe fare le riforme essenziali per poi andare al voto nel 2015 dopo il semestre Europeo; per il 24,1% invece il Governo dovrebbe fare subito la riforma elettorale per andare immediatamente alle urne; per il 16,5% il Governo dovrebbe andare avanti fino alla fine della legislatura, mentre il 5,8% ritiene che bisognerebbe andare a votare subito anche con questa legge elettorale. Il 26,4% non indica. 

NOTA METODOLOGICA Autore: EMG Srl Committente/ Acquirente: La7 Srl Criteri seguiti per la formazione del campione: campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne per sesso, eta', regione, classe d'ampiezza demografica dei comuni Metodo di raccolta delle informazioni: rilevazione telefonica (CATI) - Fisso/Mobile Numero delle persone interpellate. Universo: popolazione italiana maggiorenne; campione: 1.000 casi; intervallo fiduciario delle stime: +3.1%; tot. contatti: 5.216 (tasso di risposta: 19%); rifiuti/sostituzioni: 4.216 (tasso di rifiuto: 81%) Periodo in cui e' stato realizzato il sondaggio: 8 novembre - 10 novembre 2013. 

Le scelte da adottare nel caso di un voto che veda la decadenza di Silvio Berlusconi spaccano il Pdl, diviso a meta' tra la fedelta' alla linea dettata da Berlusconi di ritiro della delegazione di ministri dal governo e la linea di continuita' di appoggio all'esecutivo portata avanti da Alfano. Il sondaggio che l'Istituto IPR Marketing, diretto da Antonio Noto, ha effettuato per conto del TG3, diretto da Bianca Berlinguer (intervistando, l'11 novembre, attraverso il proprio esclusivo sistema Tempo Reale, un campione di mille cittadini, rappresentativi per eta', sesso ed area di residenza della popolazione italiana) e presentato in diretta nell'edizione delle 19 del tg, evidenzia infatti tutte le divisioni attualmente emerse all'interno del principale partito di centrodestra, spaccato tra voglia di rottura e continuita' di impegno. Il Pdl e l'appoggio al governo - La crisi del PDL si riflette anche nella spaccatura dei propri elettori e sulla posizione da prendere nel caso in cui si voti la decadenza di Berlusconi. Il partito e' praticamente diviso in due parti, quasi equivalenti tra loro: il 47% dei sostenitori del Pdl appoggia la linea di rottura esposta dall'ex premier, il 44% trova ragionevole la linea di Alfano di continuita' di appoggio all'esecutivo guidato da Enrico Letta. Candidato premier del centrosinistra - Tra gli elettori del centrosinistra, invece, le idee sembrano al momento piu' definite: se dovessero scegliere oggi il candidato premier della coalizione di centrosinistra, sarebbe Matteo Renzi a prevalere piuttosto nettamente nei confronti dell'attuale premier Enrico Letta. Il sindaco di Firenze infatti raccoglierebbe il 50% dei consensi, mentre Letta si fermerebbe al 34%.

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