"Il porto di Pescara si sta paralizzando e il dragaggio 'miracoloso' del presidente D'Alfonso ha sortito effetti pari a zero. Se anche le piccole barche per la pesca giornaliera due giorni fa si sono incagliate, rivelando che i fondali del porto sono pari, addirittura, a soli 40 centimetri, vuol dire che la situazione non e' seria, ma e' gravissima e il nostro scalo rischia di bloccarsi". A dirlo e' il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, a fronte dell'episodio in cui due giorni fa si sono incagliate tre imbarcazioni all'interno del porto di Pescara. "Ma soprattutto - osserva Sospiri - ora si spiega meglio quell'ordinanza emessa dalla Capitaneria di porto, la numero 47, firmata a fine maggio, con cui si disciplinava il transito di una sola imbarcazione per volta nelle fasi di ingresso e di uscita richiamando i 'problemi di sicurezza'. Penso che oggi tutti abbiamo il diritto di sapere se, allo stato attuale, il porto canale di Pescara sia ancora agibile o no, lo devono sapere i cittadini, gli operatori marittimi, e anche gli amministratori".
"Vogliamo sapere come il governatore intende affrontare gli attuali problemi di insabbiamento del porto nell'attesa che partano i lavori del Piano regolatore portuale, tutt'altro che imminenti. E' bene ricordare infatti che solo a fine giugno, forse, si terra' la riunione della Sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che dovra' dire se le integrazioni alle osservazioni di dicembre scorso sono sufficienti o meno. E in caso di esito positivo, comunque mancano ancora i progetti, le erogazioni finanziarie e gli appalti. In altre parole, prima della seconda meta' del 2016, comunque non vedremo muoversi una ruspa sul porto di Pescara, che nel frattempo sara' completamente paralizzato nei fanghi. E a questo punto - conclude il capogruppo di Forza Italia - chiedo anche rassicurazioni circa la fattibilita' dei collegamenti passeggeri con la Croazia, quelli si' imminenti".
La replica di Camillo D'Alessandro
"Abbiamo ripetutamente spiegato che il dragaggio in corso nel porto di Pescara e' rivolto - in una prima fase - alla darsena e al porto canale, nelle zone cioe' dove vi erano maggiori esigenze legate al transito di imbarcazioni che necessitavano di maggiore pescaggio. Con le economie derivanti dal ribasso d'asta e' stata programmata un'ulteriore fase che prevede anche il dragaggio della zona della piccola pesca". E' la replica di Camillo D'Alessandro, sottosegretario alla Giunta regionale, al consigliere Lorenzo Sospiri in merito al dragaggio del porto di Pescara.
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