Dimezzare (portandolo da 1,2 miliardi a 600 milioni di euro) il taglio imposto dalla Legge di stabilita' ai bilanci delle Province per il 2013; portare alla scadenza naturale - la primavera del 2014 - tutti gli organi, cancellando la norma che elimina le Giunte dal 2013. E ancora: ritornare al sistema di primo livello, reintroducendo un meccanismo che assicuri l'elezione diretta da parte dei cittadini.
Sono le tre questioni che le Province abruzzesi hanno posto oggi nell'incontro svoltosi presso la Provincia di Pescara e convocato dal presidente dell'Unione delle Province Enrico Di Giuseppantonio.
Dalle Province un allarme, soprattutto per le conseguenze dei tagli ai bilanci che - come ha sottolineato il presidente dell'Upa Di Giuseppantonio - 'renderanno impossibile l'elaborazione del Bilancio 2013 con inevitabili ricadute in termini di investimenti e servizi: il taglio dei 500 milioni per il 2012 e' stato gia' attuato e per il 2013 il disegno di legge di stabilita' ha previsto un ulteriore aggravio del taglio alle Province passando da 1 miliardo a 1 miliardo e 200 milioni'.
'E' necessario - ha aggiunto Di Giuseppantonio - ridurre drasticamente i tagli lineari alle Province e chiediamo al Parlamento di procedere con piu' coraggio sulla strada della soppressione e riduzione dei 7000 fra Enti strumentali, consorzi, societa' e organismi che svolgono impropriamente le funzioni di Comuni, Province e Citta' metropolitane: e' nei meandri dei consigli di amministrazione nominati in questi enti e organismo vari, e non nelle istituzioni i cui organi sono eletti dal popolo, che si nascondono i veri costi della politica'.
Ma le Province abruzzesi oggi hanno chiesto chiarezza sia sulla futura collocazione degli Uffici nell'ambito della revisione dell'amministrazione periferica dello Stato; sia sul futuro dei Servizi, specie quelli delegati dalla Regione, che le Province dal prossimo primo gennaio sono pronte a restituire se non ci sarà certezza di risorse umane e finanziare. direttamente sui servizi resi ai cittadini.
Presenti, Antonio Del Corvo (L'Aquila), Enrico Di Giuseppantonio (Chieti), Guerino Testa (Pescara), Mauro Martino, Presidente del Consiglio provinciale di Teramo in rappresentanza del Presidente Valter Catarra. Con loro i Senatori Fabrizio Di Stefano (Pdl), Giovanni Legnini (Pd) e Andrea Pastore (Pdl), oltre ad alcuni rappresentanti del mondo sindacale.
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