Consiglio dei ministri 'lampo' per il varo, a quanto si apprende, di un unico provvedimento per le emergenze indicate in odg, ovvero: 1) Emergenza rifiuti Palermo; 2) Ulteriori misure sisma Emilia e per favorire ricostruzione in Abruzzo; 3) Dichiarazione di area di crisi industriale Piombino; 4) Misure per assicurare il completamento delle opere e la realizzazione nei tempi previsti di Expo 2015.
"Mi fa piacere comunicare al Senato che in queste ore sto firmando una secondo variazione di bilancio prima della fine dell'attivita' del governo per altro mezzo miliardo di euro". Lo ha detto il ministro della Coesione Territoriale Barca intervenendo in aula al senato sui finanziamenti per la ricostruzione dell'Aquila e dei comuni del cratere del terremoto. Il ministro ha spiegato che la nuova disponibilita' finanziaria sara' "aggiuntiva rispetto a quella gia' firmata dal ministro Grilli nello scorso Aprile per un importo di 510 milioni di euro".
Il decreto legge varato oggi dal Consiglio dei ministri per alcune emergenze prevede anche alcune misure per consentire la prosecuzione dell'assistenza alla popolazione della Regione Abruzzo colpita dal sisma del 6 aprile 2009, nonche' per favorire la ricostruzione anche attraverso attivita' straordinarie di demolizione e abbattimento di edifici pericolanti e rimozione delle macerie.
Cialente: in arrivo 1 miliardo
'Il decreto con un miliardo di euro per la ricostruzione dell'Aquila sara' uno dei primi provvedimenti del nuovo governo'. Lo annuncia il sindaco del capoluogo, Massimo Cialente, parlando degli scenari futuri dopo un primo decreto, quello di oggi, che sblocca 545 milioni dei 2,2 complessivi del Cipe. Per il primo cittadino, 'e' una prima vittoria centrata dalla nostra manifestazione a Roma (il sindaco qualche giorno fa si e' presentato con le carriole a Palazzo Chigi, ndr.), che non e' una pagliacciata come dice il vice presidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis'.
Cialente spiega che 'il decreto che pone L'Aquila tra le grandi emergenze nazionali, come gli esodati o la cassa integrazione, e' gia' pronto. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - prosegue - lo aveva visto e concordato, ma ha deciso di non firmarlo perche', dato che si tratta di un decreto di spesa a differenza di quello di oggi, era giusto, dopo la sua rielezione' e dopo la formazione del nuovo governo.
Dopo il primo miliardo per il 2013, i successivi 9 per i restanti 9 anni dovrebbero essere messi in programmazione 'attraverso la legge di stabilita' con il meccanismo della Cassa depositi e prestiti': un mutuo contratto dallo Stato per avere le somme spendibili senza gravare per l'intero importo sull'erario ma solo attraverso una rata per la restituzione.
Quanto al provvedimento di oggi, per Cialente va considerato una vittoria perche' 'vengono svincolati fondi che dovevano arrivare nel 2014. Il governo ha capito che ci servono soldi e ci ha fatto questa anticipazione. Di quei 545 milioni - conclude Cialente - 300 milioni, il 63%, saranno per il Comune, e questo permettera' di far partire tutti i 621 milioni delle case classificate 'E' della periferia e del centro storico'
Il commento di Paola Pelino (Pdl)
"E' importante per la difficile e complessa opera di ricostruzione, urgente dopo il terremoto che ha colpito l'Aquila e i comuni del Cratere, garantire risorse finanziarie adeguate ai danni subiti e assicurare che esse siano erogate in tempi certi", afferma la senatrice Pdl Paola Pelino, intervenendo in Aula sull'informativa del ministro Barca, con la richiesta di "un flusso costante ed esigibile per il mantenimento del piu' grande cantiere d'Europa". "Mi impegno a presentare in tal senso una mia proposta di legge, appena sara' insediato il nuovo governo, che prevede che nei prossimi sei anni almeno venga inserito nel bilancio dello Stato un capitolo di spesa solo per la ricostruzione dell'Aquila e dei comuni del Cratere quantificabile in un miliardo di euro. E' anche essenziale - aggiunge la Pelino - considerare pero' i comuni fuori dal Cratere, danneggiati pure dal sisma, e che oggi avevano dovuto contare solo su stanziamenti del tutto inadeguati". "Il prossimo governo - puntualizza l'esponente Pdl - dovra' farsi carico di varie problematiche attraverso tutte le proposte che verranno presentate in Parlamento". "Tengo a sottolineare - specifica - che e' necessario dare un segnale che ridia alle popolazioni abruzzesi certezze e non solo speranze. Il problema della ricostruzione dell'Aquila - conclude Pelino - deve essere al centro dell'interesse nazionale anche perche' puo' rappresentare il volano per la ripresa economica del nostro paese".
Stefania Pezzopane (Pd)
Ringrazia il ministro Barca, che "ha detto una parola di chiarezza su quali e quante risorse siano necessarie a L'Aquila e nel cratere per la ricostruzione: oltre 10 miliardi di euro" e sottolinea che "e' solo un primo passo perche' il prossimo governo e questo Parlamento dovranno di nuovo occuparsi delle popolazioni terremotate di Abruzzo, L'Aquila ed Emilia Romagna. E' per questo che diciamo che il decreto approvato oggi dal Cdm, che contiene altri 500 milioni, e' positivo ma che servono ulteriori provvedimenti e un finanziamento regolare, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, che garantisca il flusso regolare di un miliardo di euro l'anno per 10 anni, per consentire ai cittadini di tornare nelle loro case, ai Comuni del cratere di assolvere ai loro impegni e a L'Aquila di essere ricostruita". E' la senatrice Pd Stefania Pezzopane, intervenendo in Aula, ad aggiungere che "voglio costruire il futuro qui in Parlamento e rifiuto le assurde affermazioni di senatrici che a L'Aquila non vivono, che non sanno e che stanno solo qui a difendere Berlusconi e Chiodi". "Non parlero' delle rassicurazioni della Commissione Grandi Rischi, non parlero' di chi alle 3.32 di quel giorno rideva, non parlero' di chi raccontava un miracolo che non e' mai avvenuto, non parlero' delle manganellate e delle denunce che abbiamo preso per difendere i cittadini e dei fondi che non sono mai giunti - incalza Pezzopane - ma basta con le parole di sfregio che ho sentito anche in quest'aula e basta con la tracotanza dei troppi che hanno parlato e parlano dell'Aquila senza conoscerla". "Gli italiani, che hanno inviato aiuti per mesi e per anni, non ci hanno abbandonati. Mi impegnero', insieme con tutto il Pd, perche' a questo primo provvedimento di 500 milioni di euro annunciato dal ministro Barca per tamponare le esigenze dei comuni, ne seguano altri per finanziare una ricostruzione programmata anno per anno ed affrontare la durissima emergenza economica e sociale dimenticata dalla Regione Abruzzo, che ha tagliato i fondi per la spesa sociale. Sarebbe ora - ha concluso Pezzopane - che l'Italia si doti di una legge che aiuti i territori ad affrontare le emergenze e anche a prevenire, mi adoperero' per questo".
Federica Chiavaroli (Pdl)
"L'Aquila ha fatto fronte in questi anni con forza e dignita' a un momento drammatico della propria storia. Prima nella gestione dell'emergenza da parte del governo Berlusconi, poi nella fase commissariale affidata al presidente Gianni Chiodi oggetto di attacchi ingenerosi e ingiustificati e, adesso, quando i riflettori si sono spenti ma ancora sono tanti i sacrifici e gli sforzi da compiere. Molto e' stato fatto, scongiurando cosi' il rischio terribile di una diaspora e di un declino senza speranza". Lo ha detto la senatrice del PdL, Federica Chiavaroli, intervenendo in Aula sull'informativa del governo sulla ricostruzione post-sisma in Abruzzo e in Emilia. "Gli amministratori locali invece, in particolare il sindaco dell'Aquila e la sua giunta - ha proseguito - piuttosto che avviare per tempo la predisposizione dei necessari strumenti di pianificazione, hanno cavalcato una forma di protesta sterile e dannosa. Terminata la fase commissariale, la ricostruzione ha subito un rallentamento. E, soprattutto, e' mancata la previsione di nuove risorse oltre a quelle stanziate dal governo Berlusconi. Dov'e' finito - si e' chiesta la senatrice Chiavaroli - il ritorno alla ordinarieta' che decretava la Legge Barca? L'Aquila ha bisogno di nuove risorse per continuare nella sua ricostruzione, da impegni per il lavoro, da certezze sulle restituzioni delle tasse, sull'entita' delle risorse finanziarie, sui pagamenti. Solo una leale e totale collaborazione tra le istituzioni locali e nazionali, ripulita da strumentalizzazioni e partigianerie - ha concluso - puo' consentire a L'Aquila di portare a termine la ricostruzione".
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