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Pubblicato il 14/08/2012 14:02

Un tavolo tecnico per il fiume Pescara

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Entro due settimane

 

 

"L'istituzione di un Tavolo tecnico, da convocare entro due settimane, per l'aggiornamento del Protocollo d'intesa interistituzionale stipulato una prima volta nel 2006 per individuare le misure da adottare nel caso di un'esondazione del fiume Pescara e, nel frattempo, l'adozione delle misure di preallerta che l'amministrazione comunale sta già attivando, come le sirene d'allarme da sistemare nei punti strategici della città, come lungo le golene, oltre che il rifacimento di nuovi sondaggi lungo l'intero corso fluviale per misurare l'effettiva profondità del Pescara. Sono gli interventi più immediati decisi stamane nel corso del vertice sul rischio esondazione del fiume convocato dal Prefetto Vincenzo D'Antuono". Lo ha detto l'assessore alla Protezione civile e vicesindaco Berardino Fiorilli che stamane ha preso parte al vertice convocato dal Prefetto sui rischi connessi alla possibile esondazione del Pescara. Presenti, tra gli altri, anche il viceprefetto De Cesaris, i rappresentanti della Regione Abruzzo, tra cui l'ingegner Raggi, il Comandante Luciano Pozzolano della Direzione Marittima, il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, i rappresentanti dei Vigili del Fuoco e i responsabili di Servizio della Protezione civile comunale.

 

"La riunione odierna - ha ricordato l'assessore - fa seguito all'allarme lanciato nei giorni scorsi dal Capo della Protezione civile Franco Gabrielli circa l'elevato rischio di straripamento del Pescara nel caso di pioggia intensa o anche di una piena a monte. Ma partiamo da un presupposto: sicuramente il mancato dragaggio del porto canale o del letto del fiume e' un'aggravante che ha incrementato il rischio, ma in realtà il pericolo di esondazione del Pescara e' sempre in agguato indipendentemente dal porto ed e' determinato proprio dalla conformazione del fiume che e' storicamente classificato come uno dei più esposti a tale possibilità, tant'e' vero che l'esondazione del '92 si verificò indipendentemente dal porto e tant'e' vero che già nel 2006 e' stato sottoscritto un Protocollo d'intesa sul rischio esondazione"

 

 "Partendo da tale presupposto - ha spiegato Fiorilli - alla Regione Abruzzo e alle Opere Marittime abbiamo chiesto, come Comune, di prevedere un monitoraggio più approfondito e dettagliato dell'intero percorso del fiume. Attualmente, a fronte di condizioni di maltempo, la Protezione civile regionale ci invia infatti bollettini di preallerta che però tengono conto soprattutto delle criticità a monte del Pescara, e che ci permettono di eseguire solo valutazioni approssimative circa le condizioni a valle lasciandoci sulle spine sino all'ultimo circa la percentuale di rischio di uno straripamento. Sarebbe dunque necessario incrementare i punti di sondaggio e scandaglio del fiume per avere sempre una percezione il più possibile esatta dei rischi. L'amministrazione comunale, intanto - ha detto al Tavolo l'assessore Fiorilli - sta già compiendo i propri passi nel senso della prevenzione dei sistemi di allerta rivolti alla popolazione. E’ stato ripreso il piano anti esondazione, che Piano ricalca sostanzialmente le aree che, in occasione dell'esondazione del '92, furono ricoperte dal fiume, anche se con alcune modifiche dettate dai cambiamenti geo-morfologici del territorio, corrispondenti ad esempio al nuovo insediamento commerciale di Megalò, che nel '92 non c'era, o all'insabbiamento del fiume".

 

“Intanto - ha proseguito l'assessore Fiorilli - una delle misure immediate e' l'installazione, ormai imminente, in città di sirene d'allarme, che dovranno essere attivate quale misura di preallerta per la popolazione. Quando si sentirà il suono della sirena, i cittadini capiranno, ad esempio, di dover spostare, entro un'ora al massimo, le proprie vetture eventualmente lasciate in sosta nei parcheggi delle due golene, nord e sud”

 

 

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