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Pubblicato il 25/01/2015 10:10

Vasto, crolla la balconata dei giardini napoletani di Palazzo d'Avalos

vasto, balconata

Sarebbero state le eccessive infiltrazioni di acqua a causa delle abbondanti piogge a determinare il cedimento a Vasto della balconata dei giardini napoletani di Palazzo d'Avalos. A questa conclusione sono arrivati i tecnici del Genio Civile della Regione Abruzzo dopo i sopralluoghi effettuati nel corso della giornata. Secondo i tecnici ci sarebbe stato il crollo perché un muro di contenimento ha ceduto per le infiltrazioni. Eretto nel XVI secolo come residenza della famiglia d'Avalos, marchesi di Pescara e del Vasto, il palazzo fu rimaneggiato nel 1751 dall'architetto napoletano Mario Gioffredo. 

"Mi impegno perche' questa ferita che ha colpito nel cuore la Citta' del Vasto venga rimarginata" ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, assicurando che gia' martedi', nella seduta di giunta, saranno assegnate le prime risorse. Da quella balconata, che ha ceduto per una profondita' di almeno cinque metri, sono state scattate le foto delle sette edizioni della festa nazionale dell'Italia dei Valori voluta a Vasto da Antonio Di Pietro a cui partecipo' anche l'allora presidente del Consiglio Romano Prodi. "Indubbiamente un pezzo di cuore e di ricordi, miei personali e degli amici dell'Idv, e' caduto insieme a quel davanzale che noi ricordiamo con tanto affetto" ha dichiarato il fondatore dell'Idv. Proprio quella zona di Vasto, insieme con altre in Abruzzo, era stata oggetto di un sopralluogo a dicembre del capo della Protezione Civile nazionale Franco Gabrielli perche' ritenuta dalla Regione 'a elevata emergenza' sotto il profilo del dissesto. "C'e' stata la mancata irregimentazione di queste acque infiltrate" ha detto il responsabile del Genio Civile della Regione Abruzzo, Emidio Primavera, dopo aver preso visione di quanto avvenuto. "Stiamo cercando di capire come comportarci" ha aggiunto. "Come primo intervento, pensiamo all'attivazione di una pompa di sollevamento nel pozzo posto nel giardino, per abbassare la falda, in modo da diminuire le pressioni neutre delle acque". Sconvolto il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, che non piu' tardi di due giorni fa aveva inviato una lettera al presidente della Regione D'Alfonso per rappresentare le sue preoccupazioni circa i movimenti franosi che interessano la balconata della Loggia Amblingh. "Mi verrebbe da dire che le mie sollecitazioni avevano piu' che valide ragioni di opportunita' e della necessita' di intervenire. Del resto - aggiunge - anche per questo avevamo chiesto la presenza a Vasto del capo del Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli". Dal 2012 via Porta Palazzo, dove insiste la balconata dei giardini napoletani, era sotto costante monitoraggio dopo il crollo di un pezzo di terreno che si era portato via una palma e una parte di ringhiera. Nel 1956 la stessa zona fu interessata da una frana. "Palazzo d'Avalos oggi e' escluso dal movimento franoso - ha detto ancora il Governatore d'Abruzzo dopo una riunione urgente - ma dobbiamo lavorare affinche' non ne venga coinvolto in seguito". Il palazzo storico ospita i Musei Civici. Intanto, sono state evacuate le due famiglie residenti nella palazzina che si trova proprio nelle adiacenze del muro di contenimento crollato, ed e' stata interdetta al traffico la strada sottostante, via Porta Palazzo

 

 

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A causa delle abbondanti piogge ha ceduto questa mattina la balconata dei giardini napoletani di Palazzo d'Avalos, che guarda lo splendido golfo lunato di Vasto. L'allarme e' stato dato alle 6.30 dalle due famiglie residenti in una palazzina sotto il muro dello storico palazzo marchesale in una zona altamente franosa; nessuno e' rimasto ferito. Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco e i volontari del gruppo comunale della Protezione civile. Chiusa al traffico via Porta Palazzo ed evacuate le due famiglie. Nelle scorse settimane c'era stato anche il sopralluogo del capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli.

Un sopralluogo del responsabile del Genio Civile della Regione Abruzzo conferma che la frana che stamani ha cancellato l'intera balconata dei giardini napoletani di Palazzo d'Avalos, a Vasto, e' avvenuta perche' il muro di contenimento ha ceduto per le eccessive infiltrazioni d'acqua dovute alle piogge di questi giorni. "C'e' stata la mancata irregimentazione di queste acque infiltrate" ha detto il responsabile del Genio Civile della Regione Abruzzo, Emidio Primavera, dopo aver preso visione di quanto avvenuto. "Stiamo cercando di capire come comportarci" ha aggiunto. "Come primo intervento, pensiamo all'attivazione di una pompa di sollevamento nel pozzo posto nel giardino, per abbassare la falda, in modo da diminuire le pressioni neutre delle acque; come secondo intervento, all'impermeabilizzazione sia della scarpata che ha avuto il cedimento sia del giardino". Secondo Primavera non si sarebbe potuto immaginare, prima delle piogge, un episodio di queste dimensioni. (


 E' iniziato il pellegrinaggio di cittadini e amministratori comunali per vedere da vicino i danni causati dalla frana che questa mattina ha cancellato l'intera balconata dei giardini napoletani di Palazzo d'Avalos. Tra i primi ad arrivare il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte, gli assessori Sputore, Marra e Tiberio. Sconvolto il sindaco Luciano Lapenna che non piu' tardi di due giorni fa aveva inviato una lettera al presidente della Regione D'Alfonso per rappresentare le sue preoccupazioni circa i movimenti franosi che interessano la balconata della Loggia Amblingh. "Mi verrebbe da dire - commenta amaramente il sindaco - che le mie sollecitazioni avevano piu' che valide ragioni di opportunita' e della necessita' di intervenire con sollecitudine senza perdere ulteriore tempo. Del resto - aggiunge Lapenna - anche per questo avevamo chiesto la presenza a Vasto del capo del Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli che proprio assieme a D'Alfonso visito' la zona ora franata. Per Vasto esiste l'emergenza frane, di questo la Regione deve prenderne consapevolezza". Dal 2012 via Porta Palazzo dove insiste la balconata dei giardini napoletani era sotto costante monitoraggio dopo il crollo di un pezzo di terreno che si era portato via una palma e una parte di ringhiera. Per il presidente del Consiglio comunale Forte "il governo si deve far carico di questa nuova emergenza ambientale che si porta via un altro pezzo di storia della nostra citta'". Intanto e' atteso l'arrivo della Protezione civile regionale. Nel 1956 la stessa zona fu interessata da una frana che distrusse una grande parte del centro abitato con il crollo di numerosi palazzi e della chiesa di San Pietro.

 Preoccupazione e rabbia i sentimenti piu' diffusi suscitati dal cedimento della balconata dei giardini napoletani di Palazzo d'Avalos, che guarda lo splendido golfo lunato di Vasto. "Questa volta si tratta di una vera emergenza - dice Ivo Menna, ambientalista storico vastese - per la quale discorsi e passerelle politiche debbono cedere il passo alla questione vera ambientale di un'operativita' immediata fatta di concretezza. L'urgenza e' dettata anche dal fatto che siamo alle porte della stagione turistica e diventa essenziale che il turista possa godere del gioiello della citta'". L'esponente ambientalista avanza poi l'ipotesi che a quanto avvenuto non sia estraneo l'uso, che definisce 'improprio', fatto di Palazzo d'Avalos e cita, quale esempio, l'ingresso di camion per sette edizioni della festa nazionale dell'Italia dei Valori, nonche' la realizzazione di una pista di pattinaggio su ghiaccio. "Fa impressione - dice invece Marco Di Michele Marisi, responsabile e fondatore di 'Giovani in Movimento', raggruppamento di giovani del centrodestra vastese - vedere come quella montagna di mattoni, alta e possente, si sia sbriciolata come un wafer. Desta preoccupazione quello che potrebbe ancora accadere ma che nulla, proprio nulla, esclude possa avvenire"

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