gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » PRIMO PIANO » VOTO EUROPEO, L'ANALISI DELL'ISTITUTO CATTANEO
Pubblicato il 28/05/2014 10:10

Voto europeo, l'analisi dell'Istituto Cattaneo

elezioni, voto, renzi, istituto, cattaneo

Il successo di Renzi si e' costruito sulla tenuta dell'elettorato Pd nei confronti dell'astensione, sulla conquista del bacino di Scelta civica, sul cedimento di elettori M5s e Pdl verso l'astensione. Questa l'analisi dell'Istito Cattaneo di Bologna che ha elaborato i flussi elettorali in 11 citta' (Torino, Genova, Brescia, Padova, Venezia, Parma, Bologna, Firenze, Pescara, Catania, Palermo) operando un confronto fra le elezioni per la Camera dei deputati del 2013 e le europee del 2014. Pochi, per il centro studi bolognese, i salti di campo tra destra e sinistra concluso che la forza del Pd e' stata "nell'aver saputo mantenere i propri consensi senza perderli sulla strada dell'astensione", poi nell'aver prosciugato il bacino di voti dei montiani. La componente di chi nel 2013 aveva votato Movimento 5 Stelle che domenica ha scelto Renzi e' minoritaria. "Il contributo di elettori provenienti dal Pdl - dicono al Cattaneo - e' del tutto trascurabile e in diverse citta' pressoche' assente". L'analisi dell'istituto bolognese ridimensiona l'idea che gli steccati tra elettori di destra e di sinistra siano saltati e che ci sia stato un travaso di voti tra Forza Italia e il Pd. Secondo i ricercatori, l'impermeabilita' tra gli schieramenti in Italia e' ancora molto resistente e gli attraversamenti del confine sinistra-destra rimangono estremamente modesti. I milioni di voti che il Movimento 5 Stelle ha perso per strada sono andati quasi tutti a finire nell'astensione. Un flusso che e' marcatissimo nelle regioni rosse, diventate nella recentissima storia politica italiana importanti feudi elettorali del movimento di Beppe Grillo. A Parma, ad esempio, la citta' del sindaco Pizzarotti, il 10,7% dell'elettorato che nel 2013 aveva votato M5S, nel 2014 ha girato alla larga dal seggio. Non mancano, comunque, i voti che sono passati da Grillo a Renzi, soprattutto a Padova, a Venezia e a Catania. Ma non sono molti. Nell'astensione e' andato a finire anche il bottino del vecchio Pdl: e' trascurabile, infatti, la quota di elettori berlusconiani che hanno scelto di votare M5S o Pd. Un dato non trascurabile, secondo la ricerca del Cattaneo, alla luce del cambio di guida nel Pd, e' che Renzi ha saputo convincere senza remore il proprio elettorato. All'esterno ha convinto i centristi che nel 2013 avevano dato fiducia a Monti molto di piu' di quanto non abbia fatto Alfano. Sarebbe pero' un errore, avverte l'Istituto Cattaneo, considerare il risultato delle europee come un'anteprima esatta di come voterebbero oggi gli italiani per le politiche. Nelle consultazioni per il rinnovo della Camera e del Senato, infatti, l'astensione e' molto inferiore a quella che si registra nelle elezioni europee, e dunque "e' possibile - ipotizza lo staff di Corbetta - che non pochi elettori ora astensionisti possano rientrare nei ranghi di partenza, sia di Forza Italia, sia del Movimento 5 Stelle"

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 2