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Pubblicato il 22/06/2012 00:12

Albo Pretorio on-line

Considerazioni inerenti la Privacy dei cittadini

Secondo una precisazione del Garante Privacy, una volta trascorsi i tempi previsti dalla legge per pubblicare documenti nell'albo pretorio on line, l'Ente deve rimuovere dal sito istituzionale quelli che contengono dati personali o, in alternativa, renderli anonimi.
Trascorsi i tempi previsti dalla legge per pubblicare documenti nell'albo pretorio on line, il Comune o qualsiasi altro ente deve rimuovere dal sito istituzionale quelli che contengono dati personali o renderli anonimi. La diffusione di informazioni in grado di identificare le persone oltre i termini stabiliti è considerata illecita.
Questa disposizione è stata indicata nell'ambito del divieto posto ad un Comune di diffondere ulteriormente in Internet, oltre i 15 giorni stabiliti dalla norma, i dati personali di una donna contenuti in una deliberazione della Giunta comunale.
Il Comune (o generalizzando gli enti), è tenuto ad apportare le necessarie modifiche per mettersi in regola con le Linee guida adottate nel 2011 dal Garante in materia di pubblicazione on line dei documenti (Linee Guida del 02 marzo 2011). Il caso è stato sollevato da una donna che si è rivolta all'Autorità lamentando una illecita diffusione di dati a causa della permanenza sul sito del Comune, oltre i termini di legge, di una delibera di giunta comunale contenente nome e cognome, indirizzo e dispositivo di una sentenza di rigetto di un ricorso presentato contro un accertamento Ici. Informazioni che anche dopo un primo intervento del Garante e nonostante le modifiche apportate dal Comune continuavano ad essere presenti sul sito. Pur avendo infatti modificato le modalità di pubblicazione delle delibere riguardanti i ricorsi, sostituendo i nominativi dei ricorrenti con degli omissis, la delibera con il nome della donna era sempre reperibile sul sito, determinando così una illecita diffusione di dati non consentita da alcuna norma.
Di conseguenza, con separato provvedimento, l'Autorità Garante sta valutando gli estremi per contestare al Comune una sanzione amministrativa per l'illecito commesso.

Vincenzo-Ithao De Carlo

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