Il Commissario del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, Giuseppe Rossi, ha voluto esprimere, attraverso una lettera, la propria solidarieta' e quella dell'Ente a Dacia Maraini, nel momento in cui la scrittrice - dice Rossi - con molta amarezza annuncia di voler rinunciare a proseguire nell'importante e bellissimo progetto culturale del "Teatro di Gioia" e della "Scuola Nazionale di Drammaturgia", progetto divenuto recentemente itinerante e che, contrariamente a quanto avvenuto, avrebbe dovuto incontrare l'interesse e l'impegno di tutte le istituzioni interessate al Parco e all'Abruzzo.
"Pur comprendendo la tua amarezza - scrive il presidente dell'Ente - ti prego di tenere duro, consapevole del fatto che, senza il Teatro di Gioia e la Scuola, diventeremo tutti piu' poveri. Culturalmente piu' poveri! So bene, anche per esperienza personale, cosa possa significare l'assenza e il disinteresse delle istituzioni, specialmente per chi agisce senza alcun interesse personale e nell'esclusivo fine di promuovere 'la crescita' vera della collettivita' e delle comunita'. Come sai, quest'anno il Parco ha partecipato, piu' che in passato, ad eventi di carattere culturale, mettendo a disposizione dei vari organizzatori del territorio la propria struttura e il proprio nome, e contribuendo, quando e' stato possibile, anche con modeste risorse economiche, che e' riuscito a reperire nel sofferente bilancio dell'Ente". Rossi invita Dacia Maraini a non 'gettare la spugna'. So - aggiunge - che non e' semplice e che le belle parole non servono. E so anche che e' chiederti di continuare a...soffrire. Ma la discussione che si e' aperta con il tuo intervento, e che spero non sia soltanto discussione di circostanza, potrebbe forse portare a qualcosa di buono da parte di quelle istituzioni di cui hai giustamente denunciato assenza e disimpegno. Per quanto nelle mie possibilita' - conclude la lettera del commissario del Parco - considerami a disposizione".
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