Il gruppo abruzzese dei "Virtù Project Manouche". si esibirà il 27 e il 28 agosto, al Ferrara Buskers Festival, la rassegna internazionale del Musicista di strada, che con i suoi 800 mila spettatori, giunge quest'anno alla sua 26esima edizione.
Il trio si compone di musicisti polistrumentisti: il contrabbassista Francesco Terra, il chitarrista Antonio Valoroso e il portavoce del gruppo Manuel Virtù alla chitarra solista. Ma è anche un altro il valore aggiunto dei Virtù Project Manouche. Il gruppo, infatti, ha la possibilità di di ampliare la band con più musicisti in base alle necessità, fino ad arrivare ad una formazione che può contare, con 2 chitarre, violino, contrabbasso, cantante, ballerina e fisarmonicista, fino a 7 elementi.
Il nome del gruppo si compone di "Project Manouche" che sta ad evidenziare la componente sperimentale nella creazione di un "progetto" che individua il suo stile portante nella musica dei popoli Manouche francese, mentre "Virtù" sta ad indicare, oltre al cognome del chitarrista solista della band Manuel Virtù, etimologicamente "la disposizione dell'animo umano volta a tutto ciò che è il bene", la capacità di un uomo di eccellere in qualcosa, di compiere un certo atto in maniera ottimale, di essere virtuoso come "modo perfetto d'essere". Quella stessa perfezione che il gruppo persegue con dedizione passione e costanza.
I Virtù Project Manouche rendono omaggio all'eclettico chitarrista Tzigano "Django Reinhardt", riproponendo in chiave originale ma rispettando la tradizione con un mix di sonorità fuse alla cultura musicale Rom di tutto il mondo.
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