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Pubblicato il 25/07/2012 13:01

Il Sentimento della Natura in mostra a Pescara

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Al Museo d'Arte Moderna Vittoria Colonna, fino al 25 novembre si potranno ammirare 105 capolavori di artisti abruzzesi

 

C'è tutto il realismo delle tradizioni d'Abruzzo, il verismo dei suoi antichi mestieri, la grandezza dei suoi paesaggi e soprattutto la maestria e la genialità dei pittori della nostra regione. Parliamo del “Sentimento della Natura”, la mostra ospitata dal Museo Vittoria Colonna di Pescara che quest'anno celebra i suoi primi 10 anni. 

L'esposizione, che ripercorre un secolo di pittura abruzzese, dai moti rivoluzionari del 1821 fino alla Prima Guerra Mondiale, attraverso 105 dipinti di 22 artisti diversi, è stata curata  dalla Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo, Lucia Arbace, ed è stata organizzata dal Comune di Pescara, dalla Fondazione Paparella Treccia Devlet e con la collaborazione della Fondazione Pescarabruzzo. 

Dislocata sui due piani del Museo d'Arte Moderna del capoluogo adriatico, l'esposizione conta sui capolavori dei fratelli Palizzi, vastesi di origine, ma di scuola napoletana, di Teofilo Patini, Francesco Paolo Michetti, Pasquale Celommi, Basilio Cascella e di altri autori meno noti come Paolo De Cecco e Vincenzo Rosati . 

«Ad eccezione di qualche fonte d’ispirazione diversa, dovuta alla frequentazione di ambienti internazionali ed extraregionali – spiega il presidente della Commissione Cultura del Comune di Pescara  -  una loro peculiarità, infatti, è quella di avere costantemente tratto ispirazione dalla terra d’origine, che diviene oggetto continuo di attenzione, meditazione e ricerca. Tutto ciò attraverso il verismo sociale e paesaggistico di Teofilo Patini, l’immensa potenza naturalistica di Michetti, associata alla profonda conoscenza del folklore e dei riti abruzzesi mirabilmente trasferiti nelle tele, le nature, coniugate a soggetti faunistici e a scene dal vivo dei Palizzi, le luminose atmosfere, i nudi e i tipici personaggi di Pasquale Celommi e la poliedrica genialità di Basilio Cascella; e ancora, i paesaggi, le scene bucoliche, i ritratti, degli altri grandi pittori dell’epoca. La mostra – ha sottolineato ancora il presidente – ci offre l’occasione per celebrare il decennale del Museo, raccogliendo la proposta del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Paparella-Treccia di onorare la tradizione pittorica abruzzese del XIX secolo». 

A spiegare l'essenza della mostra, la Soprintendente Lucia Arbace, curatrice dell'allestimento «Molte opere provengono da collezioni private o dal Museo Nazionale de L’Aquila, oltre che dalle stanze di alcuni palazzi istituzionali che ci hanno accordato il prestito. La Mostra è divisa in sezioni, il Ritratto, il Paesaggio, una sezione dedicata solo a Patini, la quarta sezione ‘Una finestra della Natura’, quindi tre sezioni dedicate rispettivamente a Michetti, Cascella e Paolo De Cecco abbinato a Vincenzo Rosati. E il fil rouge che lega fra loro le tematiche ci dimostrano e testimoniano l’esistenza di una Scuola Pittorica abruzzese che troppo spesso viene sommariamente ricondotta sotto l’ala della Scuola Napoletana dalla quale invece si discosta decisamente, si differenzia e si distingue».

E' possibile visitare la mostra fino al 16 settembre, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 24.00 e dal 17 settembre al 25 novembre dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 20.00. 

 

 

Marcella Pace

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