Dal 10 al 13 settembre prossimi, presso il Comune di Kandahar Sidi Khyar - provincia di Sefrou - Marocco, si terra' la seconda edizione del Festival Internazionale delle Arti delle montagne che quest'anno si arricchisce della partecipazione di una nutrita delegazione del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise. Il Festival delle Arti delle Montagne italo-marocchine - spiega una nota dell'Ente - si propone di riscattare e rinvigorire l'arte di montagna tipica dei due Paesi, contribuendo allo sviluppo e alla promozione della cultura e delle arti delle zone rurali montane svantaggiate. Gli abitanti delle montagne hanno sviluppato nel corso degli anni "strategie di sviluppo sostenibile" come adattamento alla congiuntura socio- economica ed ecologica e hanno attuato pratiche e approcci che hanno permesso loro di vivere e progredire in questo sistema, nonostante le difficolta' e gli svantaggi legati al loro isolamento di natura geografica ma anche culturale, che devono affrontare. Nell'ambito della manifestazione e' previsto un convegno internazionale sulle prospettive dello sviluppo in montagna al quale il Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise e i Comuni di Pescasseroli e Scontrone parteciperanno con contributo sulla conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale in funzione dello sviluppo sostenibile nelle aree di montagna. L'iniziativa e' stata promossa dall'Associazione Culturale AFAM (Associaton des festivals des Arts des Montagnes) in collaborazione con la Onlus italiana Osservatorio Mediterraneo, che da qualche tempo ha sviluppato relazioni e scambi tra comunita' locali italiane e marocchine. La delegazione Italiana al Festival e' composta da rappresentanti istituzionali del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise e dei Comuni montani di Scontrone e Pescasseroli, oltre a vari artisti e cooperative artigianali abruzzesi locali. Si tratta - afferma l'ente - di un primo incontro per sviluppare una proficua e duratura collaborazione tra due popoli sui vari aspetti della montagna: tutela della natura, turismo sostenibile, lavoro, tradizioni culturali e produzioni tipiche
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