Un tappeto grande cento metri quadrati, raffigurante il volto di Stefano Cucchi - 31enne romano morto in carcere quattro anni fa -, composto da centinaia di foto inviate sui social network, nell'ambito dell'iniziativa #iosonocucchi promossa dal graphic designer Luca Di Francescantonio e dalla community di Igersabruzzo.it. L'opera e' stata esposta all'alba di oggi in piazza della Rinascita, a Pescara, dove restera' fino al 10 novembre, in occasione del Festival delle Letterature. Domani, nel capoluogo adriatico, arrivera' anche la sorella del giovane, Ilaria Cucchi. Le foto che danno forma al volto di Cucchi sono state inviate su Facebook, Twitter e Instagram dagli utenti della rete, che hanno mandato un primo piano del proprio volto bendato, imbavagliato o con le orecchie tappate, aggiungendo il tag #iosonocucchi. "Il tappeto - spiegano i promotori dell'iniziativa - compone il volto di Stefano Cucchi, che per la Corte di assise di Roma e' morto per malnutrizione, mentre presentava molti segni di pestaggio. Nella sentenza viene riportato che 'forse potrebbe essere stato picchiato immediatamente dopo l'arresto. Quindi forse meglio non vedere, meglio non sentire? Una giustizia che non sente e che non vede e' una giustizia senza voce".
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