"Sapevo che la strada dell'allenatore sarebbe stata piena di difficolta', pero' e' un'esperienza formativa, anzi penso proprio che queste difficolta' aiutino la mia crescita". Cosi', in un'intervista rilasciata a Radio Crc, Christian Bucchi tecnico di un Pescara con piu' di un piede ormai in B, ma che domenica ha pareggiato sul campo della Roma e adesso si prepara a ricevere il Napoli. "Cerchiamo di non chiudere questo campionato in anticipo e giochiamo con dignita' e coraggio sempre.
Contro il Napoli ce la giocheremo. Gli azzurri sono forti ma il Pescara non partira' da sconfitto e alla fine sara' il campo a dare i suoi responsi", ha spiegato Bucchi che ha vestito la maglia azzurra. "Prima della partita ci sara' di sicuro l'emozione del tempo trascorso insieme, ho dedicato tempo e condiviso ed emozioni con gli azzurri. Poi, pero', pensero' ad allenare la mia squadra, per quei minuti saremo avversari, ma il mio affetto e la stima per il Napoli non finisce. De Sanctis e' un caro amico ci siamo sentiti anche la settimana scorsa sara' bello rivederci anche se per la durata della partita saremo rivali". Detto che come allenatore ha "provato a prendere il meglio da tutte le esperienze vissute con i tanti tecnici bravi che ho avuto", Bucchi parla di Mazzarri. "Ha fatto qualcosa di incredibile a Napoli e sarebbe opportuno che restasse almeno un'altra stagione perche' ha ormai plasmato la squadra e l'ha migliorata di anno in anno. Non dimentichiamo che se il Napoli ha partecipato a competizioni europee e' merito anche del tecnico. Spero che Mazzarri resti".
Tornando al suo Pescara, Bucchi assicura "da qui alla fine della stagione proveremo a toglierci qualche piccola soddisfazione. Ma, in ogni caso cercheremo di chiudere dignitosamente il campionato".
Pescara e Napoli hanno un buon rapporto e chissa' che in futuro le due societa' non possano chiudere altri affari. "Sicuramente Perin e' il calciatore piu' pronto per approdare in una grande piazza. Poi, il Pescara gode di ottimi elementi come Quintero e Weiss che hanno delle qualita' incredibili, ma sono giocatori che secondo me hanno bisogno ancora di una stagione di adattamento. Devono capire ancora che significa giocare e lavorare non per se stessi ma per la squadra. Tutto questo rientra nella norma visto che questi calciatori vengono da culture calcistiche diverse. II tempo di adattamento di uno straniero e' diverso rispetto a quello di un calciatore italiano. Perin e' un giocatore di prospettiva, ha voglia di crescere e migliorarsi e sono certo che sara' lui il futuro di grandi club e perche' no, anche della Nazionale". Ultima battuta sulla sfida dell'Adriatico: "cosa mi auguro? Spero che il Pescara possa essere migliore del super Napoli".
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