gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » SPORT » SCULLI: PESCARA, COMBATTI FINO ALLA FINE
Pubblicato il 22/03/2013 07:07

Sculli: Pescara, combatti fino alla fine

pescara, calcio, video, scommesse, sculli

La video intervista all'attaccante biancazzurro che parla anche del caso scommesse

Il nuovo capitano del Pescara. Beppe Sculli, arrivato in prestito dalla Lazio a gennaio, prova a scuotere i suoi compagni in vista del finale di stagione. L'imperativo e' credere ancora alla salvezza, anche se la situazione e' critica. "Molti ci hanno gia' fatto il funerale, ma dobbiamo combattere fino alla fine, sia per noi stessi sia per i nostri tifosi". Durante l'intervista il calciatore calabrese parla anche di Mazzoleni, l'arbitro che ha diretto l'ultimo confronto dei biancazzurri contro il Chievo.
"Mazzoleni in cuor suo sa di aver sbagliato. In campo mi ha detto che non dovevo condizionargli la partita, invece l'ha condizionata lui con le sue decisioni. Il rigore era netto. Gli errori fanno parte del gioco, pero' siamo stati penalizzati. E non va bene che poi abbia detto quelle parole ai nostri dirigenti". Il riferimento e' alla frase che l'arbitro bergamasco avrebbe riferito al diesse del Pescara Delli Carri ("Dovete parlare bene in settimana"), da cui poi e' partito l'esposto del Pescara alla Procura Federale. Il nome di Sculli e' saltato fuori anche nelle indagini relative al calcioscommesse. Il calciatore parla del suo interrogatorio, avvenuto, tre mesi fa.
"Sono stato indagato come tanti altri giocatori. Il mio nome fa notizia per la gara Genoa-Siena, pero' poi, quando si va a stringere e si esaminano le carte, mi faccio una bella risata. Il mio cognome scomodo? La mia storia la conoscono tutti, ogni volta tirano fuori le stesse cose. Dal 2004 ad oggi gli articoli sul sottoscritto sono identici".
"In questo scandalo scommesse molti hanno sconfinato tirando in ballo la mia vita privata - ha proseguito l'attaccante calabrese -. Con lo scandalo scommesse non c'entro, non vedo perche' devo essere associato a certe persone. Non ho mai frequentato compagni di squadra o dirigenti. I tifosi del Genoa? Sono stato li' sei anni e ho partecipato a diverse manifestazioni organizzate dai club. E' chiaro che li conosco, ma in quella famosa partita ho soltanto detto ad un tifoso di finirla e di farci continuare a giocare, altrimenti saremmo retrocessi. Oltre alla sconfitta, infatti, con la sospensione della partita rischiavamo di prendere dei punti di penalizzazione".

 

 

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 1