"Caro Pierluigi, ti esprimo, sapendo di interpretare il sentimento non solo dei miei concittadini ma anche di tanti altri colleghi sindaci del cratere, la mia piu' profonda e convinta solidarieta' per la protesta, quasi disperata, che hai avviato da oggi". E' quanto afferma il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente in una lettera di solidarieta' inviata al sindaco di Villa Sant'Angelo (L'Aquila), Pierluigi Biondi che ha avviato da stamane lo sciopero della fame contro l'inerzia delle istutzioni nella ricostruzione post-sisma nel suo e in altri comuni del cratere. "La mia solidarieta' - prosegue Cialente nella lettera - nasce dall'assoluta comprensione del senso di solitudine e di impotenza che colpisce, oggi, chi come te e' chiamato a dare risposte ai suoi concittadini, che sa come e quando potrebbe darle ma non puo'. Proprio ieri, mi ha telefonato un altro collega sindaco che, esprimendomi solidarieta' per le note vicende, mi ha confessato il profondo senso di scoramento, di solitudine e di impotenza che sta vivendo come tutti noi, chiedendosi se e quando finira' e quanto ancora dovra' pagare in termini di amarezze ed ingiuste responsabilita'. Siamo soli! Posso testimoniare personalmente di quanto tu, cosi' come altri colleghi, - evidenzia sempre il primo cittadino dell'Aquila - hai fatto in questi cinque anni drammatici e soprattutto di quante e quali responsabilita' ti sei dovuto assumere. Certo, qualcuno come purtroppo capita anche su certa stampa della nostra Citta', ti accusera' di fare una pagliacciata, di avere esagerato, di voler scaricare su altri tue responsabilita'. Ignorali! Rispondi solo alla tua coscienza ed alla tua gente, come stiamo facendo tutti noi impegnati in prima linea. Questo Governo sembra aver finalmente compreso, a differenza degli altri tre, che e' arrivato il momento di darci risorse e regole certe che ci permettano di ricostruire ma soprattutto di difendere i cittadini e di tutelare non tanto noi stessi quanto i nostri collaboratori, assessori o dirigenti sui quali ricadono solo oneri pesanti. Credo che con questo tuo gesto che idealmente ci rappresenta tutti, - conclude Cialente nalla lettera - l'Italia debba comprendere che e' necessario avviare un confronto immediato con l'Unione Europea affinche' le somme per intervenire in caso di calamita' naturale possano essere sottratte, dallo Stato membro, dall'infernale logica del 3%. Ti abbraccio forte".
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