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Pubblicato il 25/05/2013 08:08

Danni dei cinghiali, Febbo risponde a D'Amico

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L'Assessore regionale alle Politiche agricole e alla Caccia, Mauro Febbo, risponde a Camillo D'Amico (Copagri) sui danni causati dall'elevato numero di cinghiali.

"Alcune delle problematiche che Camillo D'Amico - dice Febbo - ha sollevato nella sua missiva erano già a conoscenza dell'Assessorato e degli uffici competenti. Per questo è stata convocata una riunione, per il prossimo 31 maggio, nel corso della quale se ne discuterà insieme a Province, Prefetture e Organizzazioni professionali. Ci tengo a precisare però che la competenza su questa tematica è delle Province e non certo della Regione che nell'ambito delle proprie funzioni sta facendo tutto il possibile. E' chiaro che la situazione è critica anche in virtù del sempre crescente numero di cinghiali presenti sul territorio ed è necessario un'azione congiunta da parte di tutti gli attori. A questo proposito abbiamo già sollecitato un intervento da parte delle Province, che come D'Amico sa bene sono gli enti competenti, ad interventi mirati al contenimento delle popolazioni e di conseguenza a prevenire ove possibile i danni causati dai cinghiali. Tra l'altro è bene ricordare che il 15% dei fondi che la Regione trasferisce alle Province per il rimborso dei danni stessi, secondo quanto stabilito dalla L.R.10/2013, deve essere destinato proprio agli interventi di prevenzione. In considerazione delle ridotte disponibilità di bilancio destinate a questo capitolo era stato previsto anche uno stanziamento tramite la Misura 2.1.6 del Programma di Sviluppo Rurale, in favore di imprenditori agricoli singoli e associati. Tra gli interventi previsti c'erano quelli mirati alla conservazione della biodiversità ed alla coesistenza tra le attività agricole-zootecniche attraverso la realizzazione di recinzioni fisse ed elettrificate per la difesa delle colture e del bestiame dalla fauna selvatica".

 

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