Lettera aperta di Pio Rapagna' al presidente del Senato della Repubblica Pietro Grasso. "Nella mia qualita' di Coordinatore regionale del Mia Casa d'Abruzzo e di ex-parlamentare, in occasione del quarto anniversario del terremoto e della sua graditissima presenza a L'Aquila, le chiedo, a nome delle famiglie ancora sfollate - scrive Rapagna' di promuovere un incontro di lavoro con la Istituzioni pubbliche regionali e locali e soggetti attuatori della ricostruzione e della messa in sicurezza antisismica degli alloggi e degli Edifici di Edilizia Residenziale Pubblica di proprieta' dell'ATER e dei Comuni del cratere. In questi 4 anni trascorsi dal 6 aprile 2009 e' rimasta completamente ferma la ricostruzione 'pesante' degli edifici inagibili classificati E, ricostruzione affidata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Commissario delegato e Presidente della Regione, al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche ed agli enti locali e strumentali della Regione e dei Comuni. Purtroppo, aldila' delle buone intenzioni dei soggetti attuatori della ricostruzione - osserva Rapagna' - l'ATER ha avviato soltanto 92 interventi per la riparazione e ricostruzione leggera, il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche e il Comune dell'Aquila sono sostanzialmente fermi nell'opera di ricostruzione pesante, e l'intero patrimonio abitativo pubblico danneggiato dal terremoto presenta oggi una situazione drammatica".
"In questi anni, a L'Aquila ed in Abruzzo - afferma il coordinatore di Mia Casa - e' stato fatto un grande sforzo per respingere i ripetuti tentativi di infiltrazione di alcune forme di criminalita' politica, amministrativa e malavitosa e per respingere e prevenire corruzione, clientelismo e distorte e incontrollabili modalita' di gestione del denaro pubblico, e lo dimostrano in modo inequivocabile le puntuali relazioni annuali della Magistratura ordinaria, Amministrativa e della Corte dei Conti sull'andamento della ricostrzione e le attivita' degli Enti pubblici, Societa' strumentali, partecipate e controllate, sottoposti al loro controllo.".
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