"Ho bisogno di determinate professionalità, visto che in Comune non ho persone con determinati requisiti in grado di potere svolgere mansioni cosí particolari". Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, non smentisce il "caso-consulenze" scoppiato in Comune a seguito della volontà della Giunta di affidare due consulenze esterne da 24 mila euro l'anno all'ex segretario comunale Giorgio Lovili e all'ex assessore al Bilancio Silvana Giangiuliani.
Il primo dovrebbe occuparsi dell'area tecnico-giuridica in relazione alle ordinanze in materia di ricostruzione, mentre all'ex esponente dell'Esecutivo comunale spetterebbe una consulenza sulle società partecipate dell'Ente e i bilanci.
"Penso di concludere per questi due contratti, le cui cifre non sono quelle che ho letto" aggiunge Cialente il quale, sui malumori scoppiati in maggioranza a seguito della fuga di notizie, prova a smorzare ogni polemica. "Smentisco categoricamente vi siano stati malumori. Non mi è arrivata nessuna voce in tal senso" spiega il primo cittadino. Ma da quanto si è appreso, il malcontento potrebbe crescere nei prossimi giorni.
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Maretta all'interno della maggioranza di centrosinistra del Comune dell'Aquila. Stando alle voci giunte in queste ore, rilanciate dalle agenzie di stampa, la Giunta guidata da Massimo Cialente sarebbe in procinto di assegnare due incarichi da 24 mila euro l'anno a Silvana Giangiuliani e Giorgio Lovili, rispettivamente ex assessore al Bilancio ed ex segretario generale dell'ente. In particolare, l'operazione sarebbe gestita in prima persona al sindaco con malcontento del suo partito, il Pd.
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