'E' sorprendente vedere uniti contro i pastori abruzzesi l'On. Vittoria Brambilla e Beppe Grillo. Ferisce profondamente questa mancanza di rispetto per l'economia e la storia di questo territorio. Come si possono mettere nello stesso calderone e confondere pratiche intensive e attivita' tradizionali rispettose dell'ambiente e degli animali?' Lo afferma il presidente dell'Associazione Regionale Ovicaprini d'Abruzzo (Arpo), Nunzio Marcelli a proposito delle dichiarazioni di Beppe Grillo e della Brambilla i quali alla vigilia delle festivita' pasquali non hanno esitato a definire i pastori dei 'criminali' per l'uccisione degli agnelli destinati alla catena alimentare.
Marcelli, conosciuto in passato per le inziative di 'Adotta una pecora', insiste spiegando: 'Paragonati alla criminalita' organizzata che imbottisce i cani di cocaina, denunciati per i maltrattamenti e le pratiche abusive - nel video di Animal Equality, il cui link campeggia nel blog di Grillo, dove si vedono immagini senza riferimenti ne' indicazioni di alcun tipo - aggiunge Marcelli - attaccati in modo indiscriminato. Cosi' si colpisce un'intera categoria facendo leva sui sentimenti di chi guarda, e resta giustamente turbato'. Ma se l'impegno animalista e' una scelta, il dovere di approfondimento, secondo Marcelli, dovrebbe caratterizzare soprattutto chi si candida al cambiamento.
'Se dobbiamo scomparire, lo dicano apertamente. Ma dicano anche che, con noi, sparira' un sistema economico che ha fatto di queste montagne quel patrimonio ambientale che ora tutti ci invidiano, spariranno i borghi, e spariranno anche le pecore'.
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