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Pubblicato il 11/12/2013 08:08

Protesta dei dipendenti del Consiglio Regionale

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Ranieri (Cgil) : "L'80% dei dipendenti della Giunta regionale ha scioperato, quindi la mobilitazione ha dato un ottimo risultato"

Circa 400 dipendenti della Giunta regionale, secondo una stima data dagli organizzatori, hanno partecipato davanti a palazzo dell'emiciclo sede del Consiglio regionale, allo sciopero generale, il primo nella storia della regione, proclamato per protestare contro la mancata utilizzazione del personale, circa 300 persone, fuoriuscito dagli enti regionali dismessi negli anni scorsi e per denunciare il fatto che non era stato destinato al fondo del salario accessorio il 50% delle risorse relative alla riorganizzazione della macchina amministrativa. Una delegazione e' stata ricevuta da alcuni consiglieri regionali all'esterno dell'Emiciclo mentre successivamente all'interno l'assemblea regionale, riunita in seduta ordinaria, ha approvato una legge che secondo Rsu aziendali e sindacati contempla le richieste del personale regionale. "Siamo arrivati in massa, ci sono stati pullman arrivati da Pescara, Vasto, Lanciano e Avezzano - spiega Domenico Madonna della Rsu Uil -. Abbiamo ottenuto il risultato perche' il consiglio ha approvato una legge per una ripianare dal 2013 il salario accessorio per le categorie piu' basse togliendole dalla parte dirigenziale per il taglio che c'e' stato a seguito dell'ingresso degli enti strumentale, oltre a a questo nella legge si obbliga la giunta a fare il piano di razionalizzazione che prevede di destinare il 50% dei risparmi della riorganizzazione al salario accessorio. Vigileremo se all'atto della variazione di bilancio tutto cio' avvenga". Nel corso della manifestazione, Carmine Ranieri, segretario generale Cgil Funzione Pubblica Abruzzo, ha sottolineato che "vogliamo l'approvazione della legge, presentata dai consiglieri Maurizio Acerbo e Lanfranco Venturoni che consenta di riorganizzare la macchina amministrativa della Regione Abruzzo, di risparmiare risorse e di riequilibrare i fondi del salario accessorio dei dipendenti". "Di fatto c'e' una non gestione del personale - polemizza Ranieri - ed e' anche difficile farci capire dall'opinione pubblica. Mentre non si mette mano agli sprechi della macchina pubblica, poi si fa pagare il conto ai dipendenti delle categorie piu' basse, magari a chi si trova davanti a uno sportello per ricevere delle persone, oppure chi ha gia' un salario di mille euro al mese". Una delegazione e' stata ricevuta dai capigruppo i quali hanno chiesto di fare il punto della situazione complessivo sul personale

"L'80% dei dipendenti della Giunta regionale ha scioperato, quindi la mobilitazione ha dato un ottimo risultato, non abbasseremo la guardia fino a quando l'amministrazione non risolvera' le problematiche poste sul tappeto". Cosi' il segretario generale Cgil-Funzione Pubblica Abruzzo, Carmine Ranieri, sull'adesione allo sciopero generale, il primo nella storia della regione, proclamato per protestare contro la mancata riorganizzazione del personale fuoriuscito dagli enti regionali dismessi negli anni scorsi e per il mancato adeguamento del salario accessorio. I dipendenti della Giunta sono circa 1.500. "Molta gente non e' venuta alla manifestazione davanti a palazzo dell'Emiciclo - ha continuato Ranieri -, ma ha scioperato convinto che le nostre ragioni devono essere accolte per arrivare ad una vera ed efficace riorganizzazione della macchina amministrativa". 

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