Da ieri di fronte l'ingresso della clinica privata "Villa Pini" di Chieti sono state piantate 298 croci bianche, una per ogni lavoratore della struttura che, dopo la ristrutturazione, seguita alla cessione del ramo d'azienda, sono a rischio licenziamento, al termine della cassa integrazione. La singolare protesta e' stata organizzata dall'Ugl di Chieti che contesta il piano di ristrutturazione che potrebbe portare alla perdita del lavoro per le maestranze che hanno ricevuto la lettera di licenziamento. "I lavoratori sono molto preoccupati - ha detto il segretario provinciale dell'Ugl Chieti Gianna De Amicis - perche' c'e' il rischio fra qualche mese si possano trovare senza piu' nulla. Per questo abbiamo chiesto un intervento della politica per arrivare a trovare soluzioni ad una situazione difficile. Chiediamo che i lavoratori ricevano la cassa integrazione arretrata, ma soprattutto che venga adottata la mobilita' in modo da far percepire la disoccupazione e a chi vuole assumere questi lavoratori, far ricorso a sgravi. Chiediamo anche alla proprieta' di prendere in esame anche la possibilita' di spalmare, una parte delle maestranze nelle varie cliniche del gruppo". Il neo consigliere regionale Silvio Paolucci dal canto suo ha dichiarato di avere ricevuto "la documentazione sulla situazione esistente che studiero' ora attentamente per capire e prendere in esame eventuali provvedimenti che vadano nella direzione del salvataggio dei posti di lavoro". Lunedi' 9 giugno e' in programma un incontro fra i sindacati, una rappresentanza dei lavoratori e la Regione. Dei 298 lavoratori, 123 sono in possesso di un contratto a tempo indeterminato. Come riferito dall'Ugl, proprio nei giorni scorsi e' stata saldata la cassa integrazione di ottobre e novembre
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