"Le proposte attuali, che prevedono la costituzione di due grandi Province con evidenti disomogeneita' territoriali, non possono funzionare. Propongo, invece, di utilizzare un precedente modello: divedere la nostra regione in tre province (Teramo, L'Aquila e Chieti) e una Citta' Metropolitana (Pescara)". E' la proposta lanciata dal Capogruppo di Fli in Consiglio regionale, Berardo Rabbuffo, in merito all'ipotesi di accorpamento delle Province di Teramo e Pescara a quelle dell'Aquila e di Chieti.
"Rifacendoci difatti al passato - osserva Rabbuffo - possiamo ridisegnare la nostra regione secondo l'antico modello territoriale di "Abruzzo Citeriore e Ulteriore" (quest'ultima porzione di territorio divisa ancora in "Ulteriore primo" e "Ulteriore secondo"). Avremmo una regione divisa in tre Province, Teramo, Chieti e L'Aquila, e una grande area metropolitana. In questo modo i comuni del pescarese tornerebbero nelle Province di Chieti e Teramo. Tuttavia, secondo i parametri del decreto-Monti, la Provincia dell'Aquila non avrebbe comunque il requisito della popolazione, ma essendo sede del Capoluogo di regione, a questo punto, dovrebbe giuridicamente continuare a esistere. Un'altra proposta sempre in tema di Spending Review e' la seguente: accorpare le tre regioni adriatiche di Abruzzo, Marche e Molise, costituendo così una Regione "Media-Adriatico". Sarebbe - conclude il Consigliere regionale Berardo Rabbuffo - una proposta concreta e reale finalizzata a tagliare i costi della spesa pubblica".© Riproduzione riservata
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