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Pubblicato il 16/03/2014 09:09

Ricostruzione, Di Stefano: "Grande livello di disinformazione"

di stefano, ricostruzione, disinformazione

"Grande livello di disinformazione". Questa la replica dell'assessore alla Ricostruzione del Comune dell'Aquila, Pietro Di Stefano, alla dichiarazione di ieri dei presidenti di Provincia dell'Aquila, Antonio Del Corvo, e di Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, circa una somma di circa 48 milioni di euro bloccati per la realizzazione della cosiddetta "Variante dell'Aquila" che potrebbe essere presto restituita forzosamente al ministero delle Infrastrutture, cancellando il progetto, a causa dell'indecisione sul percorso del Comune capoluogo. "Del Corvo ha parlato di 'strada da Gabibbo' - dice Di Stefano -, alludendo a un viadotto che verra' presto completato sfociando pero' nel nulla in aperta campagna. Chiodi, con i suoi, e' assalito da ansia di fine mandato, mandato nel quale sa di aver combinato poco o nulla, e allora inventano panzane per distogliere l'attenzione dalla loro conclamata incapacita'". "Sulla variante Sud - prosegue - invece bisogna dire che l'Anas ha avviato la procedura di Via (valutazione d'impatto ambientale), che e' pubblicata sul sito della Regione Abruzzo alla voce Ambiente e Territorio, e la cui conclusione e' prevista per il mese di aprile con l'esame delle osservazioni presentate in merito". "

Per quanto attiene invece all'approvazione del progetto con relativa variante, avviene attraverso la conferenza dei servizi, ai sensi dell'articolo 168 del Decreto legislativo 163/2006 - scrive ancora l'assessore - che deve essere convocata dalla struttura di missione del ministero delle Infrastrutture, a cui l'Anas si e' rivolta, con nota formale, nel gennaio scorso". "Ai tre - prosegue -, Chiodi, Del Corvo e Morra, sarebbe bastato rivolgere la domanda al capo compartimento dell'Anas, ingegner Lelio Russo, che era presente alla conferenza stampa e certamente li avrebbe informati sul tema - conclude Di Stefano - L'ansia da elezioni consiglia quasi sempre male ma, almeno in questo caso, una telefonata ai propri uffici li avrebbe posti al riparo da simili svirgolate"

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