Era scomparso da qualche giorno ma in realtà si era allontanato da casa per denunciare una banda di usurai. Un uomo di Foggia ha presentato denuncia a Pescara nei confronti di tre persone che sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Foggia, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, emessa dal gip del Tribunale su richiesta della Procura, con le accuse di usura ed estorsione. Si tratta di Antonio Aghilar, 40 anni; Vincenzo De Rosa, 51, Salvatore de Rosa, 37, tutti di Foggia. Le indagini hanno avuto inizio nel mese di settembre 2012, quando i familiari di un operaio del capoluogo dauno, si sono presentati ai carabinieri per denunciare la scomparsa del loro congiunto. Quest'ultimo, dopo alcuni giorni, si e' presentato in una caserma di Pescara, per denunciare di essere rimasto vittima di usura ed estorsione.
Gli inquirenti hanno accertato che, in effetti, trovandosi in momentanee difficolta' economiche, determinate dal fatto che per un certo periodo era rimasto senza lavoro, si era rivolto ad alcuni personaggi di Foggia, chiedendo in prestito piccole somme di denaro, nell'ordine di 500 euro per volta. A fronte di questi prestiti, alla vittima sarebbero stati chiesti interessi mensili di 150 euro piu' ulteriori 150 per ogni giorno di ritardo nei pagamenti, per un tasso annuo di oltre il 360%.
All'operaio, inoltre, nel caso non avesse pagato, sarebbero state prospettate gravi ritorsioni, quali l'incendio o la sottrazione dell'automobile o dell'appartamento. In una circostanza, addirittura, i presunti usurai avrebbero costretto la vittima a consegnargli l'auto, minacciando di venderla se non avesse pagato quanto richiesto.
Dopo alcuni mesi l'operaio, sentendosi ormai stretto nella morsa nell'usura e impossibilitato a far fronte ai pagamenti, se non richiedendo altri prestiti a tassi usurai, all'insaputa dei suoi familiari rimasti all'oscuro di tutto, ha deciso di lasciare la casa e di andare a Pescara dove ha presentato la denuncia.
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