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Pubblicato il 11/12/2012 13:01

Abruzzo, aumenta il numero degli stranieri

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Sono passati da 21.626 del 2001 a 80.987 del 2010 con un incremento di ben 59.361 unità

Gli stranieri residenti in Abruzzo sono passati da 21.626 del 2001 a 80.987 del 2010 con un incremento di ben 59.361 unita'. Questo movimento migratorio dall'estero e' quello che, negli anni 2000, ha permesso all'Italia e all'Abruzzo di tornare a crescere. Nel periodo che va dal 2001 al 2010 gli stranieri sono cresciuti del 274% mentre in Italia tale incremento e' stato del 237%. I dati sono contenuti in un rappoto del ricercatore Aldo Ronci. La maggior crescita percentuale dell'Abruzzo rispetto all'Italia si e' verificata negli anni 2007 e 2008 quando l'Abruzzo e' aumentato rispettivamente del 24% e del 17% e l'Italia del 17% e del 13%. La provincia che vede la presenza del maggior numero di stranieri e' Teramo con 23.829 unita'. Segue L'Aquila con 21.861, Chieti con 19.518 ,Pescara con 15.779. Per quanto riguarda l'incremento percentuale degli stranieri tra il 2001 e il 2010, la provincia che ha ottenuto il maggior valore e' Pescara (+342%), seguono Teramo (+304%) e Chieti (+278%). Tutte e tre le Province sono aumentate piu' dell'Italia (+237%). L'unica a crescere meno e' stata L'Aquila (+212%). Al 31.12.2010 il rapporto tra gli stranieri e la popolazione in Abruzzo era del 6,03%, in Italia del 7,58%, mentre al 31.12.2001 in Abruzzo era dell'1,71%, in Italia del 3,38%. Al 31.12.2010 nelle province abruzzesi il rapporto tra stranieri e popolazione segnava a Teramo il 7,63%, all'Aquila il 7,06%, a Chieti il 4,91% e a Pescara il 4,88%.

I sei gruppi piu' numerosi di stranieri sono i Romeni con 22.385 (27%), gli Albanesi con 13.735 (17%), i Maroccchini con 5.786 (7%), i Macedoni con 5.277 (6%) e i Cinesi con 4.457 (6%). La distribuzione degli stranieri a livello provinciale evidenzia una presenza di Romeni che varia dai 6.995 di Chieti ai 4.114 di Pescara, di Albanesi che con 5.508 unita' a Teramo rappresenta il gruppo piu' numeroso, i Marocchini e i Macedoni che con 2.808 e 2.783 si concentrano soprattutto nella Marsica dove lavorano nell'agricoltura, e i Cinesi che con 2.878 unita' rappresentano la quasi totalita' delle presenze della regione e sono occupati per la gran parte nell'industria manifatturiera teramana. Secondo Ronci negli anni che vanno dal 2001 al 2010, l'Abruzzo ha esercitato una forte attrazione verso gli stranieri ed infatti anche se partiva da una modesta presenza ha invece registrato una forte crescita pari al 274% e superiore a quella italiana (237%). La crescita piu' impetuosa si e' realizzata nelle province costiere di Pescara e Teramo. La consistente presenza di stranieri, che al 31.12.2010 ammontava a 80.987 unita' e che era pari al 6% della popolazione, impone alle Istituzioni e agli Enti locali di dover gestire un nuovo spazio popolato da persone diverse per cultura, storia, etnia e porsi come obiettivo quello di migliorare le relazioni e la comunicazione tra le istituzioni e i cittadini stranieri e facilitare il rapporto tra autoctoni e immigrati rafforzando l'impegno interculturale delle amministrazioni comunali. Le iniziative, che si muovono in questo senso, sono ancora poche e sporadiche ma comunque si vanno espandendo.

 

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