Vanno all'asta i pezzi più pregiati del "tesoro" di Vincenzo Angelini, l'ex patron di Villa Pini coinvolto nell'inchiesta sul crac della clinica teatina. La cosiddetta "Raccolta Angelini" è stata giudicata fra le maggiori composte in Italia dal dopoguerra ad oggi e comprende 137 opere d'arte antica e moderna, da Tiziano a Mantegna a Dürer e Rembrandt, da Favretto, a Boldini, Chagall, Matisse, De Chirico e Fontana, a Guttuso, Morandi, Mirò e Schifano. Oltre ai quadri ci sono 186 pezzi di archeologia e antiquariato, a cominciare da un sarcofago romano, passando per colonne e librerie, dal Rinascimento al Novecento.
La descrizione più puntuale dei beni è sul sito www.gioiellidicarta.it. Da domani si potranno vedere da vicino queste opere a Venezia, presso il Centro Orafo Voice of Gold di Vicenza. L'aggiudicazione avviene entro 15 giorni dalla presentazione della prima offerta. Dopo il 13 settembre, tutti i lotti residui confluiscono in due tornate d'asta, fissate rispettivamente per il 22 e il 25 ottobre. Il soldi ottenuti in questa asta fallimentare saranno consegnati ai creditori del gruppo Angelini fallito a febbraio 2010.
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