Allevatori del Parco regionale Sirente Velino pronti a fare da 'sentinelle' per la protezione di flora e fauna dell'area protetta. L'apertura al dialogo, o meglio, alla collaborazione virtuosa con i vertici dell'area protetta (il presidente Simone Angelosante e il direttore Oremo Di Nino) arriva da un centinaio di allevatori dell'area Marsica e Altopiano delle Rocche, soddisfatti per la 'disponibilita' al confronto', emersa in un summit a Celano, dove sono state messe sul tavolo criticita' e proposte per individuare le soluzioni piu' idonee a risolvere i problemi di entrambi le parti. L'apertura storica, che sembra destinata a mettere finalmente da parte le rivalita' tra aree protette e allevatori, trova porte aperte nel Parco. 'Il dialogo costruttivo e' la strada giusta per passare dalla vecchia e superata logica della contrapposizione, alla collaborazione virtuosa - dice Angelosante - Gli allevatori sono le sentinelle giuste per i Parchi, poiche' conoscono i territori e vivono quelle realta' tutti i giorni, quindi, possono dare il giusto contributo per arrivare alla soluzione dei problemi'. Gli allevatori hanno concentrato in nove punti la proposta di collaborazione, con la disponibilita' a fare da guardiani di flora e fauna protetta, l'impegno a portare al pascolo solo animali sani e controllati dal Parco e a rispettare le regole di ingresso e uscita. Sull'altro piatto della bilancia gli allevatori hanno messo le richieste: l'istituzione di un marchio di qualita' delle carni e dei prodotti lattiero-caseari del Parco; l'attivazione di una convenzione con l'allevamento ovino del Cfs per l'immediata restituzione dei capi uccisi dalla fauna selvatica; la concessione d'uso di mezzi dei Comuni per interventi di sistemazione dei fontanili montani, nonche' una serie di azioni mirate a dare i giusti risarcimenti per i danni subiti dalla fauna selvatica.
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