"La situazione del sito inquinato di Bussi e' del tutto inaccettabile, un vero calvario". Lo dichiara in una nota Augusto De Sanctis, del Forum Abruzzese Movimenti per l'Acqua, a proposito di una nuova inchiesta su Bussi che, stando ad un articolo comparso stamane sul quotidiano 'Il Centro', sarebbe stata aperta dalla Procura di Pescara. Gli indagati sarebbero cinque. La nuova inchiesta sarebbe scaturita da una denuncia presentata dallo stesso De Sanctis. "Sono passati - ha proseguito - sette anni dal sequestro della prima discarica, la Tremonti, e sei dal Decreto di perimetrazione da parte del Ministero dell'Ambiente del Sito Nazionale di Bonifiche di Bussi. Anche l'area industriale e', infatti, pesantemente inquinata, con diossina e altri contaminanti nei suoli e decine di sostanze tossiche e cancerogene nelle falde, sia quella superficiale sia quella profonda fino a 100 metri di profondità. L'inchiesta della Procura avrebbe per tema proprio l'efficacia degli interventi di messa in sicurezza di emergenza nel trattenere nel sito i contaminanti. In attesa degli eventuali ulteriori sviluppi giudiziari in ogni caso e' urgente avviare la bonifica e colmare i clamorosi ritardi accumulati, usando i 50 milioni di euro disponibili per intervenire in primis sulla discarica Tremonti e non certo sull'area industriale. Infatti in quell'area il denaro pubblico speso 'in danno' potra' essere piu' facilmente recuperato dai privati proprietari, avviando un circolo virtuoso moltiplicando le risorse disponibili, visto che 50 milioni sarebbero utili solo per un primo lotto di lavori. "
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