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Pubblicato il 24/09/2012 16:04

Fuggito dall'Africa, muore sotto un cavalcavia nel pescarese

pescara, cepagatti, cadavere

L'autopsia chiarirà le cause della morte di Robert Kumi

Gli accertamenti stabiliranno se si tratta di suicidio o di un incidente, e' comunque una tragica fine quella a cui e' andato incontro Roberto Kumi, 30enne arrivato in Italia dall'Africa, probabilmente dal Ghana, un anno fa e il cui corpo e' stato trovato stamani sotto ad un cavalcavia, nei pressi dell'autostrada A14, a Villanova di Cepagatti.

Stando ai primi accertamenti effettuati dal medico legale, sul corpo dell'uomo non ci sarebbero segni di violenza e questo escluderebbe l'ipotesi di una caduta per responsabilita' di altri. Conferme sulle cause del decesso, pero', si avranno solo dopo ulteriori accertamenti ed una eventuale autopsia, che potrebbe essere disposta dal magistrato di turno.

Giunto a Lampedusa dal suo Paese di origine l'anno scorso, Kumi era passato per Taranto e per Bari, dove aveva chiesto che gli fosse riconosciuto l'asilo politico, fino ad arrivare a Pescara, dove, invece, ha trovato la morte. Il 30enne non era mai stato identificato nel capoluogo adriatico e oggi il riconoscimento e' stato effettuato attraverso le impronte digitali.

Le indagini della Polizia vanno avanti. Un gesto estremo del migrante o una caduta accidentale sarebbero, dunque, all'origine del decesso, avvenuto con tutta probabilita' dopo un volo di diversi metri.

A rinvenire il cadavere di Kumi, stamani, sotto ad un cavalcavia della Strada statale 602, nei pressi dell'A14, sono stati gli uomini della Polizia stradale, che erano in servizio in autostrada. 

 

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Il cadavere di un uomo di colore e' stato trovato nella notte sotto il cavalcavia della stradale 602, nel territorio di Cepagatti. Il rinvenimento e' avvenuto, dopo la segnalazione di un passante, verso le 5. L'uomo non aveva con se' documenti ma sul cavalcavia e' stata trovata una borsa riconducibile a lui con degli indumenti.

In base ad una prima ispezione esterna eseguita dal medico legale, sul corpo dell'uomo - la cui eta' apparente e' di 23 - 27 anni - non ci sarebbero segni di violenza ma di piu' si sapra' dopo una ispezione accurata in obitorio e, eventualmente, dall'autopsia che potrebbe essere disposta dal magistrato di turno per andare a fondo sulle cause del decesso. Sulla ringhiera del cavalcavia e' stata trovata un'impronta simile a quella delle scarpe che l'uomo indossava al momento della morte. Lo stranieto non e' stato ancora identificato e con ogni probabilita' si tratta di un nord africano. Indaga la squadra mobile di Pescara, diretta da Pierfrancesco Muriana.

© Riproduzione riservata

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