Non verra' effettuata lunedì 16 settembre l'autopsia sul cadavere della persona trovata nel tardo pomeriggio di ieri sulle sponde del fiume Sangro in contrada Zimarino a Vasto dai alcuni volontari della vigilanza ambientale. Il corpo era in una pozzanghera, sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di Vasto, anche attraverso il taglio di alcuni rami, a recuperarlo. Pietro Falco, direttore della medicina legale della Asl unica della provincia di Chieti, avrebbe chiesto piu' tempo al magistrato Enrica Medori, sostituto procuratore presso il Tribunale di Vasto. E non si potra' esaminare il cadavere, conservato presso l'obitorio dell'ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto, prima di due-tre giorni. Falco prima ancora di effettuare i prelievi biologici dovra' fare degli esami dirimenti come quelli radiologici che consentiranno di conoscere con precisione approssimativa l'eta' della vittima e il sesso. La lunga permanenza in acqua hanno infatti ridotto il corpo a uno stato scheletrico: dalle radiografie si potra' verificare l'eventuale presenza di fratture significative o altre lesioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Vasto, con il coordinamento del maggiore Giancarlo Vitiello. Si stanno controllando gli elenchi delle persone scomparse da tempo nella zona, anche se, la vicinanza al ponte dell'autostrada dell'A14 nei pressi del casello di Vasto Nord-Casalbordino lascia aperto a una possibilita': anche che il corpo possa essere stato trasportato da lontano
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 2
Condividi: