La Cisl e' pronta a denunciare il sindaco di Campli per attivita' antisindacale. Il primo cittadino difatti avrebbe negato la bacheca sindacale, prevista dallo statuto dei lavoratori e dai contratti. Nel mirino del sindacato c'e' anche la "poca trasparenza".
"Risulta impossibile ottenere informazioni che sono dovute per legge e che qualsiasi cittadino dovrebbe poter conoscere semplicemente collegandosi al sito istituzionale dell'Ente - polemizza il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica, Piero Angelozzi -. Tra le tante richieste formulate e alle quali non e' stata fornita risposta spiccano quelle relative alle retribuzioni del segretario comunale, alle retribuzioni, ai compensi e alle indennita' di coloro che rivestono incarichi di indirizzo politico amministrativo e dei relativi uffici di supporto compresi, a titolo esemplificativo, i vertici politici dell'amministrazione e gli appartenenti agli eventuali uffici di staff nonche' i titolari di cariche di rilievo politico".
"Sarebbe interessante conoscere queste informazioni - continua Angelozzi - anche alla luce del fatto che ai dipendenti di Campli non viene erogato il salario di produttivita' dal 2010".
"Di recente e' intervenuto, ancora senza esito, l'Ispettorato della Funzione Pubblica a causa della mancanza di trasparenza in questo Comune. Da tre anni - prosegue Angelozzi - questa organizzazione puntualmente informa i prefetti che si sono succeduti a Teramo della poca trasparenza e totale chiusura dell'amministrazione relativamente alle legittime richieste avanzate dalla Cisl. Intanto, mentre si attendono con fiducia le decisioni della magistratura, questa organizzazione ha dato mandato ai propri legali di valutare l'opportunita' di una denuncia in sede penale".
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 2
Condividi: