A causa della forte esposizione debitoria, e' escluso che il bar Camplone, uno dei bar storici di Pescara, a pochi passi da piazza della Rinascita, riapra i battenti con l'attuale proprieta'. E' emerso nel corso del tavolo per la trattativa sindacale che si e' riunito oggi. C'erano i legali rappresentanti, con avvocati e commercialista, e i sindacalisti Davide Frigelli per la Cisl, Lucio Cipollini per la Filcams Cgil e Luigi Castiglione per l'Ugl. La riunione si e' chiusa con un verbale di mancato accordo per cui ora sara' avviata la procedura davanti alle istituzioni, cioe' davanti all'assessorato provinciale alle Politiche sociali, affinche' i lavoratori abbiano la possibilita' di una ricollocazione. I sindacati hanno inoltre tenuto un'assemblea con gli addetti della Camplone sas (che e' della Gbr srl). "Abbiamo saputo, spiega Frigelli, che i debiti nei confronti delle maestranze sono alti, e comprendono da tre a quattro mensilita', piu' tredicesime e quattordicesime. Inoltre la ditta ha dichiarato di avere altri debiti, nei confronti di fornitori e istituzioni, e ha detto chiaramente che non c'e' alcuna possibilita' di riapertura perche' sono interessati allo sfratto e questo impedisce di pensare ad una riapertura, anche se solo per un periodo limitato e con gli ammortizzatori sociali, finalizzata a cercare acquirenti, che al momento non ci sono". Frigelli esprime "preoccupazione estrema per la situazione debitoria della societa'" che si ripercuote sui 18 dipendenti (piu' quelli che si occupano della pasticceria).
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