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Pubblicato il 24/06/2014 20:08

Omicidio-suicidio nel pescarese

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Un anziano 89enne uccide la moglie a martellate poi si getta nel fiume

In preda a un raptus, un novantenne ha preso a martellate la moglie di 85 anni. L'uomo si e' poi suicidato gettandosi nel fiume Pescara dove e' stato poi ritrovato. La donna, Eleonora Pierfelice, e' deceduta in ospedale, mentre l'uomo, Domenico Ranalli, 89 anni, e' morto dopo essersi gettato nel fiume. La tragedia si e' verificata in via Aterno 14, a Santa Teresa di Spoltore,nell'abitazione dei due.

In base ad una prima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Pescara, questa mattina verso le 7.30, Domenico Ranalli, 89 anni, ha colpito la moglie 85enne, Eleonora Pierfelice, alla testa, usando un oggetto contundente, forse un martello, in camera da letto, nella abitazione di via Aterno 14. Poi ha telefonato alla figlia, spiegando cosa fosse accaduto e annunciando di volersi uccidere. Quindi ha raggiunto il fiume e si e' lasciato andare. Ha lasciato un biglietto che ora e' nelle mani dei carabinieri. La donna, sempre stando alle prime informazioni, era malata. Inutili i soccorsi per entrambi, da parte del 118.

 Alle 7.25 l'uomo ha chiamato al telefono la figlia Giuseppina, casalinga di 64 anni, che vive in zona, spiegando di aver ucciso la madre e di volersi uccidere, e la donna si e' rivolta ai carabinieri lanciando l'allarme. Arrivando sul posto i militari dell'Arma hanno trovato l'anziana ferita, condotta in ospedale e morta successivamente. In camera da letto e' stato trovato un martello, posto sotto sequestro, che potrebbe essere l'arma del delitto. Nel biglietto, scritto in maniera confusa, l'uomo ha confermato quanto detto alla figlia e ha chiesto scusa. Allegati al foglio anche dei soldi. I carabinieri hanno avviato le ricerche dell'anziano e trovato, verso le 8, la Fiat Panda dell'omicida nel parcheggio del centro commerciale Mall di Cepagatti. Il cadavere dell'uomo e' stato individuato nelle acque del fiume Pescara. Prima di gettarsi si e' legato le mani dietro alla schiena e si e' ancorato ad un albero per essere sicuro di annegare e di non essere trascinato via dalla corrente. La donna era affetta da una malattia neurologica degenerativa e potrebbe essere stato questo a generare il gesto dell'anziano. I carabinieri parlano di "folle amore e nello stesso tempo disperazione. Comunque una tragedia umana", commenta il capitano Scarponi.

 

 "Raptus di follia e delusioni varie non possono sfociare in simili tragedie". Cosi' il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito, commenta l'omicidio-suicidio che si e' verificato questa mattina in via Aterno, dove Domenico Ranalli ha ucciso la sua anziana moglie, Eleonara Pierfelice, per poi uccidersi a sua volta. L'uomo, commenta Di Lorito, ha agito "in modo premeditato e consapevole". "Non posso che esprimere sconcerto e grande rammarico per la tragedia", prosegue il sindaco parlando di "un gesto dettato dalla disperazione e dal forte bisogno di gettarsi tutto alle spalle". L'intera comunita' di Spoltore e' rimasta "senza parole" e l'amministrazione comunale che la rappresenta "si unisce al dolore dei famigliari", conclude Di Lorito

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