Si e' conclusa con sette richieste di condanna e cinque di assoluzione la requisitoria del pubblico ministero Giuseppe Falasca nel processo davanti al Tribunale di Chieti per associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti pericolosi tramite falsificazione di documenti di accompagnamento e certificati analitici.
I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2007 e il 2008.
Quattro anni di reclusione sono stati chiesti per il responsabile della Seab di Chieti - ditta che avrebbe dovuto inertizzare i rifiuti -, Walter Bellia, e l'avvocato pescarese consulente dell'azienda, Maurizio Minichilli; due anni e sei mesi per Giuseppe Chiavaroli e Pietro Profeta, nove mesi per Bruno Giordano e Antonio Anglano, quest'ultimo accusato solo di truffa, quattro mesi per Giuseppe Marchionni e Cristina Greco, quest'ultima accusata solo di truffa.
Richiesta di assoluzione per Antonio e Paolo Fontana, Francesco Maio, Paolo Ciervo, Simone Batilde e Massimo Colonna.
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